Esteri
Guerra nucleare? Sarà tra India e Pakistan

Di Emy Muzzi da Londra
Mentre il primo ministro indiano Narendra Modi sorride 50mila Britsh/Indian al Wembley Stadium di Londra, c’è chi pensa al futuro del suo paese e vede nero. Anzi, vede verde con un una mezzaluna ed una stellina, proprio come la bandiera del Pakistan. Secondo il think tank internazionale PS21, Project for the study of the 21St Century, nel prossimo futuro la bomba nucleare esploderà proprio in un conflitto New Delhi/Islamabad.
Un panel di esperti a livello internazionale interrogato da i researchers di PS21 valuta probabilità del 6.8% di un’esplosione nucleare in area indo-pakistana. Proprio nel giorno dello sblocco delle partnership per lo sviluppo del nucleare a scopo civile in India confermato dal capo del Foreign Office britannico Philip Hammond, il pool di esperti di difesa e politica internazionale con sede a Londra, Washington e New York e guidato dal giornalista ed esperto di difesa della Reuters, Peter Apps, lancia i dati ‘bomba’: il 52% degli esperti di difesa a livello globale intervistati dichiara che negli ultimi dieci anni il rischio di un conflitto nucleare è notevolmente cresciuto.
Le probabilità di una guerra nucleare nei prossimi 25 anni con più vittime della Seconda Guerra Mondiale, (ovvero oltre 60 milioni di morti) sono valutate al 6.8%, ma ci sarà un’ulteriore e notevole aumento delle probabilità di conflitto nucleare nei prossimi 10 anni. Secondo gli esperti ed accademici contattati da PS21 in in diversi paesi tra cui Gran Bretagna, USA, Medio Oriente, Russia, Francia India, Pakistan, Sudafrica, la guerra ‘convenzionale’ tra superpotenze è superata per lasciare spazio alla ‘proxy war’, conflitti regionali nei quali le superpotenze non vengono coinvolte direttamente ma restano dietro le quinte, finanziando o sostenendo una delle parti.
“La guerra tra superpotenze non è possibile prima di tutto per la crescente influenza della Cina” ha spiegato Sir Lawrence Freedman l’ex adviser to Tony Blair, oggi professore all facoltà di “War Studies” del King’s College
?di? Londra. “Inoltre – ha aggiunto Freedman, - riguardo alla Russia e alle dinamiche della guerra in Ukraina, c’è da dire che la Russia di fatto non è una superpotenza: ha un prodotto interno lordo basso e non potrebbe mai sostenere un conflitto di lunga durata”.
Se, stando ai dati raccolti da PS21, il 40% degli intervistati dà alla guerra India/Pakistan il primo posto, il secondo posto nel podio della minaccia internazionale va all’Iran contro USA o Israele (27%), mentre il 48% prevede un possibile ‘cyber attack’ con più di cento vittime ad opera di un ‘non state actor’ che potrebbe essere inteso come un’organizzazione terroristica. Ed il probabile conflitto di cui si parla tra Russia e Cina? L’analisi viene da Peter Apps, fondatore e direttore esecutivo di PS21 “Si fa un gran parlare delle tensioni tra Russia e Cina, ma non è semplice ottenere dati definitivi. Le risposte che abbiamo avuto sono molto diversificate. I dati aggregati che abbiamo ottenuto mostrano che i conflitti globali con armi nucleari o i conflitti convenzionali non sono all’orizzonte, ma i numeri delle probabilità sono comunque sufficientemente alti da rendere la preoccupazione più che giustificata: chiaramente è un rischio che non possiamo sottovalutare”