Esteri
Isis, Hollande deluso da Renzi. "C'est pas sufficient"

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"C'est pas sufficient" sono le parole con le quali - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - il presidente francese Francois Hollande ha commentato l'impegno dell'Italia contro l'Isis. Matteo Renzi è volato all'Eliseo per spiegare che il nostro Paese è pronto a incrementare l'impegno in Libano, per liberare una parte dei militari francesi e a garantire tutto il sostegno tecnico e logistico su intelligence, polizia e anti-terrorismo. Ma l'Italia, come ha spiegato ad Affaritaliani.it il presidente della Commissione Difesa del Senato Nicola Latorre, "non intende bombardare nella maniera più assoluta". Una decisione che in qualche modo stride anche con la svolta della Germania dopo che Angela Merkel ha annunciato l'impiego di aerei e navi tedesche contro l'Isis. Insomma, l'Italia rimane ai margini della coalizione internazionale contro i terroristi jihadisti. Una decisione che al numero uno dell'Eliseo e al governo francese non è piaciuta. Parigi si sarebbe aspettata dai partener europei, come ha fatto il Regno Unito di David Cameron, una maggiore solidarietà - non solo a parole - e una effettiva partecipazione ai raid contro lo Stato Islamico soprattutto in Siria. Una scelta, quella di Renzi, che mette l'Italia in una posizione di secondo piano nello scacchiere europeo e mondiale. Il presidente del Consiglio, anche se ufficialmente il Pd smentisce, non vuole mettere a rischio il nostro Paese e in particolare la sua Capitale visto l'imminente inizio del Giubileo voluto da Papa Francesco. E proprio il Vaticano avrebbe informalmente chiesto al governo italiano di non scendere in campo direttamente nella lotta contro l'Isis al fianco di Parigi e Londra.