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Esteri
Il “melting pot” repubblicano é un vero calderone

di Dom Serafini
 
Se facessimo un’analisi etnica dei candidati repubblicani alla presidenza Usa, troviamo un canadese (Ted Cruz, nato a Calgary da padre cubano e madre americana), un cubano (Marco Rubio) e due italo-americani: Chris Christie (la madre é la siciliana Sandra Grasso) e Rick Santorum (il padre Aldo é originario di Riva del Garda). Fra gli “italiani” potremmo anche includere Carly Fiorina, sposata con un italiano e residente per un periodo a Bologna. Poi ancora: l’afro-americano Ben Carson, il ceco-croato John Kasich e lo scozzese-tedesco Donald Trump (sua madre é nata in Scozia). Gli altri quattro candidati (su un totale di 11) sono americani da varie generazioni.

In pratica, in questo scenario mancano solamente rappresentanti dell’Asia e dell’Australia, forse il loro turno arriverá nel 2020. Il fatto che tra i candidati ci siano due donne (Fiorina e Hillary Clinton) é giá considerato un passo avanti per gli Usa. Un ulteriore progresso é stato fatto con il candidato democratico ebreo polacco Bernie Sanders. Sanders ha anche il primato di farsi definire “socialista” senza che gli estremisti repubblicani inveiscano per un altro “Un-American Activities Committee” parlamentare.
Nel gruppo ci sono oltre sette diverse nazionalitá, almeno cinque religioni del ceppo giudeo-cristiano ed un divorziato. É il famoso “melting pot”, che mescola in un calderone diverse culture, religioni ed etnie del mondo riunite sul suolo americano. La frase “melting pot” fu popolarizzata nel 1908 da Israel Zangwill, uno sceneggiatore ebreo autore dell’omonima opera teatrale. In precedenza questa eterogeneitá veniva definita “smelting” (fusione).

Ció che in America fa funzionare il “melting pot” é la capacitá di far rispettare la legge (con l’eccezione di banche e societá petrolifere) e quindi l’ordine e l’individuo (ed ecco anche il perché di tanti carcerati, visto che alcuni individui non sono abituati a rispettare le regole). Quanto al credo “tutti gli uomini sono stati creati uguali” (che Thomas Jefferson si fece prestare dall’amico Filippo Mazzei per la Dichiarazione d’Indipendenza Usa, la frase originale in italiano di Mazzei é: “Tutti gli uomini sono per natura egualmente liberi e indipendenti”), é apprezzato dai repubblicani a livello teorico ma non pratico, in quanto é visto come un credo “socialista” alla Bernie Sanders. Ed ecco una delle tante contraddizioni personificate dai candidati repubblicani che faranno pure parte del “menting pot”, ma non si amalgamano con le masse.

Una nota finale va a favore del metodo delle “primarie”, grazie al quale negli Usa i candidati alle presidenziali (ed altre elezioni) non vengono scelti dal partito, ma dagli elettori  (e prima ancora dai loro finanziatori). É un processo unico al mondo, che a volte si trasforma in farsa per accontentare gli elettori piú estremisti (che sono quelli che maggiormente vanno a votare), ma che rivela tutte le magagne dei candidati oltre che la loro filosofia e personalitá.
 

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