Immigrazione, Renzi all'Onu: se Ue ferma, faremo da soli
Ecco il messaggio che Matteo Renzi ha inviato da New York all'assemblea generale dell'Onu
"Se l'Unione europea continua cosi' dovremo organizzarci in modo autonomo. Questo e' l'unico elemento di novita' che arriva da Bratislava": e' questo il messaggio che Matteo Renzi ha inviato da New York, dove oggi e domani partecipera' alla 71* assemblea generale dell'Onu. Nel corso di una conferenza stampa il premier ha fatto il punto sul vertice dei 27 Stati membri dell'Ue di venerdi' scorso a Bratislava confermando la necessita' di una seria politica sull'immigrazione.
"Se l'Ue continuera' cosi' si vede che l'Italia fara' da sola e mi dispiace, perche' questa sara' una sconfitta per l'Europa, oltre che un problema per l'Italia", ha aggiunto Renzi sottolineando che "o c'e' una strategia, un orizzonte, una visione, oppure ho l'impressione che i risultati non aiutino coloro i quali pensano che il problema dell'immigrazione si possa risolvere giorno dopo giorno. Questo disegno organico per noi e' un piano per l'Africa, sul quale pero' l'Europa fa solo seminari". Commentando poi le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che chiede un serio piano sull'immigrazione, Renzi ha affermato che "le considerazioni di Sala pongono un tema vero, perche' i Comuni che accolgono sono circa il 10%. Ci stiamo tarando sul 2017, il problema non e' l'immediato, perche' l'Italia non ha un afflusso di migranti come quello straordinario della Germania lo scorso anno".
Per il premier, tuttavia, "dobbiamo interrompere il flusso, perche' e' evidente che l'afflusso costante senza un intervento a monte, cioe' in Africa, rischia di creare una difficolta'". Pertanto, la lettera di Sala "e' uno stimolo, ne avevamo parlato la scorsa settimana durante la firma del patto per Milano", ha precisato, sottolineando che quella dell'immigrazione e' "una questione da affrontare tutti insieme con sindaci, Ministeri e autorita' Ue". "Da parte nostra - ha ricordato - la priorita' e' quella dei rapporti con l'Africa e la lotta al terrorismo globale. E' evidente che noi vogliamo salvare quante piu' persone possibili, cosi' come e' evidente che pero' non possiamo accoglierli tutti. Gli europei, quindi, ci devono dire se hanno capito che questa problematica non si risolve con una intervista o con una convegno ma con tutt'altro", ha osservato il capo del Governo, precisando che "i numeri sono piu' o meno quelli dello scorso anno, ma il tema e' la strategia dei prossimi anni". Il presidente del Consiglio ha poi rafforzato il concetto attraverso la sua consueta e-news.
"Sull'immigrazione bisogna intervenire in Africa come l'Italia ha proposto, illustrato, spiegato nel dettaglio. Non si possono piangere calde lacrime quando un barcone affonda o viceversa chiudere le frontiere quando la gente scappa dalla fame o dalla guerra", ha scritto Renzi sottolineando che "bisogna intervenire a monte" ma "per il momento abbiamo visto tante interviste e pochi fatti concreti".