Impeachment, Trump ammette: "Mandai Giuliani in Ucraina"
Impeachment, Trump ammette, mandai Giuliani in Ucraina
Finora il presidente americano aveva sempre negato, ora forte della sua assoluzione nel processo per impeachment, Donald Trump ha ammesso apertamente di aver mandato il suo avvocato personale Rudy Giuliani in Ucraina alla ricerca di informazioni sul figlio di Joe Biden, Hunter Biden, cosa che finora aveva sempre negato.
"E' stata una mia scelta", ha detto in un'intervista podcast con il giornalista Geraldo Rivera, spiegando che era insoddisfatto dell'intelligence Usa a causa del Russiagate e che Giuliani e' stato "ilmiglior procuratore, un grande combattente del crimine".
Il caso in questione, che coinvolge la società ucraina Burisma, è stato centro della procedura di impeachment avviata contro il presidente statunitense Donald Trump. La storia si basa sulle pressioni che Trump fece sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky per convincerlo ad avviare un’indagine sulle attività di Hunter Biden, con l’obiettivo di dimostrare che il padre Joe, allora vicepresidente di Obama, avesse abusato del suo potere per proteggere il figlio da alcune indagini anti-corruzione.
In realtà avvenne il contrario: Biden fece pressioni perché venisse rimosso il predecessore di Ryaboshapka, ampiamente considerato compromesso e corrotto, pur sapendo che questo avrebbe potuto danneggiare l’azienda presso cui lavorava il figlio.
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