India, vincono i nazionalisti. E adesso i marò rischiano
Il Partito del Congresso indiano, oggi al governo, ha riconosciuto la vittoria dei nazionalisti del partito Bharatiya Janata guidato da Nadrenda Modi. "Accettiamo la sconfitta", ha detto il portavoce Rajeev Shukla. "Modi", ha aggiunto, "ha promesso la luna e le stelle al popolo. E il popolo ha comprato un sogno".
Nadrenda Modi procede spedito verso la conquista della maggioranza assoluta dei consensi nelle elezioni indiane. A poche ore dall'inizio dello scrutinio delle schede il partito nazionalista Bharatiya Janata (BJP) e i suoi alleati sono avanti in 309 delle 543 circoscrizioni in tutto il paese. Il Partito del Congresso di Sonia Gandhi ha gia' ammesso l'esito "gelido" della tornata elettorale. Il quadro, ha detto il portavoce Abhishek Manu Singhvi, e' "molto negativo".
Da 30 anni non si vedeva un partito riuscire ad acquisire da solo la maggioranza parlamentare. I nazionalisti di Nadrenda Modi potrebbero ottenere 272 seggi in parlamento su 543, e la coalizione della quale sono perno puo' contare su 327 seggi. Il trionfo del partito Bharatiya Janata (BJP) e' evidente anche nel successo personale di Modi, che ha conquistato il proprio seggio con mezzo milione di voti.