Iran, Khamenei stoppa la ricandidatura di Ahmadinejad
L'ex presidente iraniano, l'ultraconservatore Mahmoud Ahmandinejad ha annunciato di non volersi candidare alle presidenziali del maggio del 2017
L'ex presidente iraniano, l'ultraconservatore Mahmoud Ahmandinejad ha annunciato di non volersi candidare alle presidenziali del maggio del 2017, dopo che ieri era stata la stessa Guida suprema del Paese, l'ayatollah Ali Khamenei, a chiedergli di non presentarsi. "Ringraziandovi per le vostre importanti dichiarazioni e in ossequio ai vostri desideri, vi informo di non avere alcuna intenzione di partecipare alle presidenziali dell'anno prossimo", si legge in una lettera inviata da Ahmadinejad a Khamenei e pubblicata dalla stampa iraniana.
Khamenei da parte sua aveva dichiarato ieri - senza citare esplicitamente Ahmadinejad - che "un certo signore è venuto a farmi visita: nel suo stesso interesse e in quello del Paese, gli ho detto di non candidarsi, dal momento che ciò provocherebbe una polarizzazione negativa per il Paese in un momento in cui c'è bisogno di unità, in particolare delle forze credenti e rivoluzionarie". Ahmadinejad aveva reso noto di aver incontrato la Gudia suprema los corso 30 agosto; un altro esponete di punta del blocco conservatore, l'ex comandante dei Guardiani della Rivoluzione (pasdaran) Mohsen Rezai, aveva annunciato ieri il ritiro della sua candidatura. Di fronte al riformista Hassan Rohani, che cercherà un secondo mandato, i conservatori cercano di unirsi per schierare un unico candidato: al momento il favorito sembra essere il sindaco di Teheran, Mohammad Bagher Ghalibaf, già sconfitto nel 2005 e nel 2013.