Iraq, l'Isis sta tornando più forte di prima. Ed è pronto ad attaccare - Affaritaliani.it

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Iraq, l'Isis sta tornando più forte di prima. Ed è pronto ad attaccare

Il sedicente Stato islamico, l'Isis, riparte da dov'era nato la prima volta: dall'Iraq

Iraq: Isis rinato piu' forte e sta tornando all'attacco

Il sedicente Stato islamico, l'Isis, riparte da dov'era nato la prima volta: dall'Iraq. Due anni dopo aver perso la sua ultima roccaforte nel Paese, il gruppo terroristico e' tornato in forze, piu' agile e meglio organizzato, e sta compiendo i primi attacchi del suo nuovo capitolo del terrore. Lo scrive la Bbc che ha fatto un'analisi sul campo, confrontandosi con diversi esperti militari e di intelligence. "I militanti sono ora piu' abili e piu' pericolosi di al-Qaeda", afferma Lahur Talabany, un alto funzionario dell'antiterrorismo curdo. "Hanno tecniche migliori, tattiche migliori e molti piu' soldi a loro disposizione", spiega. "Sono in grado di acquistare veicoli, armi, scorte di cibo e attrezzature. Tecnologicamente sono piu' esperti. E' piu' difficile stanarli. Quindi, sono come al Qaeda con gli steroidi".

Dopo un anno di riorganizzazione, e' emerso un diverso tipo di Isis, che non vuole piu' controllare alcun territorio per evitare di essere un bersaglio. Invece - come i predecessori ad al-Qaeda prima di loro - gli estremisti sono andati sottoterra, nelle montagne irachene di Hamrin, sostiene il combattente curdo. Il fulcro dell'ex califfato ora e' "una lunga catena montuosa e molto difficile da controllare per l'esercito iracheno. Ci sono molti nascondigli e grotte". E com'era gia' successo in passato, il jihadismo si nutre degli attuali disordini nella capitale irachena, Baghdad, e sfrutta il senso di alienazione tra i compagni musulmani sunniti, comunita' di minoranza. "Con i disordini politici il Natale arriva prima per l'Isis", sostiene Talabany. Secondo l'intelligence curda al momento l'Isis puo' contare su circa 5 mila combattenti e su altrettanti simpatizzanti e cellule dormienti. Numeri sufficienti per scatenare una nuova guerra.