Bambini killer per l'Isis. Il video della polemica
Video choc dell'Isis: un bambino di circa dieci anni, con la pistola in pugno, spara a due prigionieri. Ad anticipare il contenuto del filmato è stata Rita Katz, direttrice di Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web.
"L'Isis ha raggiunto un nuovo livello di depravazione morale: usano un bambino per giustiziare i loro prigionieri", ha scritto. Prima della loro uccisione i due prigionieri confessano di essere due "agenti del Fsb", i servizi russi, reclutati per raccogliere informazioni sui jihadisti e soprattutto sui foreign fighter russi. Il filmato, di ottima qualità, mostra poi l'esecuzione, ad opera del bambino, dei due uomini inginocchiati e con le mani legate dietro la schiena.
Alle spalle dei due condannati il boia. Solo che in questo caso, accanto ad un terrorista con la barba lunga e il kalashnikov, c'è un ragazzino armato di pistola che viene spinto verso le sue vittime. A questo punto le immagini vengono trasmesse al rallentatore: il ragazzino, che ha un vistoso orologio al polso, solleva la pistola e spara due colpi al testa di ciascuno dei due prigionieri che cadono a terra, dove li finisce con altri due spari. Poi solleva il braccio con la pistola in segno di vittoria e sorride.
Subito dopo parte un frammento di un altro video che era già stato pubblicato dall'Isis a novembre in cui lo stesso ragazzino appare in un gruppo di bambini kazaki che si addestrano a usare i kalashnikov. "Sarò uno di quelli che vi sgozzerà, kafiri", diceva il ragazzino.
Il filmato si chiude con l'esultanza del piccolo che dice: "Ho ucciso gli infedeli, diventerò un mujahed". Il documento appare autentico, ma la cautela non è mai troppa. Il video è stato diffuso dal braccio mediatico di Isis, al-Hayat Media. Nella "didascalia" si sostiene che i due prigionieri uccisi siano "due agenti russi".