Esteri

Israele e l'inganno contro Nato e turchi: così ha distrutto i tunnel di Hamas

di Antonio Amorosi

Israele, un capolavoro di strategia militare. Ecco come sono riusciti ad ingannare Hamas, gli apparati occidentali che sostengono Hamas e i turchi. Guarda VIDEO

Nel pomeriggio di giovedì una comunicazione trapela dai vertici israeliano e arriva in sordina agli apparati Nato: l'esercito di Israele è pronto ad invadere con truppe di terra la Striscia di Gaza. La notizia è clamorosa e imprevista. Un documento complesso di una quarantina di cartelle, contenenti i piani militari israeliani, finisce alla Nato. Poi passa in mani turche. La comunicazione dai turchi raggiunge direttamente i vertici dei gruppi militari di Hamas. A quel punto gli israeliani concentrano un numero considerevole di truppe a Nord della Striscia di Gaza e tra mezzanotte e mezzanotte e cinquanta dichiarano che stanno entrando a Gaza. Con la propria intelligence, Israele, per tutta la giornata trascorsa, ha fatto trapelare la notizia: sarebbero entrati a Gaza nella notte e il pericolo per i civili era reale. Così i civili, principalmente arabo islamici, si mettono in salvo, allontanandosi dalla zona nord della Striscia.

I gruppi militari di Hamas decidono invece, per evitare di essere colpiti e volendo attaccare gli israeliani alle spalle, come facevano tradizionalmente gli hezbollah, di spostare le proprie truppe nei tunnel sotterranei sotto la Striscia. Tutta Gaza è un'intricata rete di tunnel attraversabili con mezzi ad ampio spettro, come auto e moto, una rete che gli arabi chiamano “la metro”. La notizia arriva anche ai giornali che diffondono involontariamente in tutto il mondo la notizia falsa.

Ma il documento e le informazioni, messe in circolazione dagli israeliani e fatte arrivare anche alla Nato, sono un inganno.

Infatti sgombrato il campo dai civili e ottenuto l’obiettivo di far riempire di combattenti di Hamas i tunnel sotto Gaza, le truppe israeliane di terra si fermano.

Per tutta la notte, circa 160 aerei dell'esercito di Israele, che ha richiamato 9.000 riservisti, hanno colpito oltre 150 “obiettivi sotterranei”. Un bombardamento a tappeto difficilmente visto in precedenza. Parallelamente ai raid aerei le forze di terra, artiglieria, carri armati e truppe corazzate si sono schierate lungo il confine e hanno sparato centinaia di proiettili di artiglieria. I tunnel sotterrenei sono stati distrutti per molti chilometri. Anche i razzi sparati da Hamas non sono riusciti a superare le difese israeliane schierate e hanno contribuito alla distruzione delle case e dei tunnel sotterranei.

Il bilancio delle vittime per ora è di 119 i morti e più di 600 i feriti nella Striscia di Gaza dall'inizio delle ostilità tra Israele e Hamas. Lo riporta un bollettino diffuso dal ministero della Sanità dell'enclave palestinese controllata da Hamas.

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