Esteri
Guerra, Netanyahu bombarda la Siria: diversi morti. Gb con alleati valuta sanzioni contro Israele
La situazione in Medio Oriente peggiora ulteriormente

Ucraina, Starmer: "Gb valuta sanzioni contro Israele con alleati"
Il premier britannico Keir Starmer ha dichiarato che il Regno Unito sta valutando sanzioni contro Israele per la guerra a Gaza in accordo con gli alleati. Starmer rispondendo durante il Question Time ai Comuni alla domanda di una deputata laburista, che ha parlato di "una macchia nera per l'umanità" riferendosi alla nuova escalation israeliana nella Striscia, ha definito le azioni dello Stato ebraico "spaventose, controproducenti e intollerabili". Il primo ministro ha poi ribadito la ferma opposizione di Londra "all'espansione delle operazioni militari e alla violenza dei coloni, nonché al blocco degli aiuti umanitari".
Israele bombarda la Siria e gli Houthi minacciano Netanyahu
Notte di fuoco in Medio Oriente, ma oltre ai consueti bombardamenti su Gaza c'è stato anche un pesante attacco di Israele contro la Siria, in risposta a un presunto lancio di razzi di Damasco. Il ministero degli Esteri siriano afferma che "non ha rappresentato e non rappresenterà una minaccia per nessuna parte nella regione" e sta lavorando per tenere a freno gli attori armati e non statali nella Siria meridionale. Il governo siriano non ha ancora confermato i lanci di razzi contro Israele, ma ha condannato il contrattacco israeliano, affermando che ha causato "gravi perdite umane e materiali" e ha violato la sovranità della Siria "in un momento in cui abbiamo più bisogno di soluzioni calme e pacifiche".
Leggi anche: Vertice Italia-Francia di quattro ore, la "pace" tra Meloni e Macron: "Impegno comune per un'Europa più sovrana"
La Siria ha negato ogni responsabilità per il lancio di missili verso il territorio israeliano. Israele ha accusato Damasco di aver lanciato due razzi dalla Siria meridionale. "Riguardo alle notizie che circolano sul lancio di missili contro la parte israeliana, confermiamo di non essere stati in grado di verificarne la veridicità", ha dichiarato l'ufficio stampa del ministero degli Esteri in una nota riportata dall'agenzia di stampa ufficiale Sana. "Riteniamo che molte parti stiano cercando di destabilizzare la regione per servire i propri interessi", ha aggiunto la nota.
Il ministro della Difesa Houthi, Mohamed Nasser al-Atifi, afferma che il gruppo yemenita è "pronto a un'ulteriore escalation" contro Israele a sostegno dei palestinesi. "Abbiamo l'iniziativa e il potere di deterrenza per lanciare missili e droni 24 ore su 24 e colpire le profondità del nemico", ha affermato al-Atifi, citato da Al Masirah TV. La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), l'organizzazione responsabile della distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia, ha annunciato che i centri di distribuzione saranno chiusi oggi e ha avvertito che l'accesso a questi luoghi sarà "severamente vietato". "I centri di distribuzione saranno chiusi per motivi di organizzazione e miglioramento dell'efficienza", ha scritto la fondazione sui social media.