Juncker discorso superficiale migranti
“L’Europa deve continuare a offrire un rifugio alle persone che scappano dalla guerra”, lo ha detto il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker alla stampa tedesca in occasione del tradizionale incontro di Natale.
Ed ancora: “l’apertura è lo strumento migliore contro l’estremismo”.
Desta meraviglia dunque un discorso come questo proprio all’indomani della strage di Berlino che ha portato il terrore proprio dentro la Germania e cioè il paese guida dell’Unione Europea.
Se è vero da un lato che l’equazione migranti = terrorismo non è automatica ugualmente preoccupa l’atteggiamento psicologico di uno dei massimi esponenti dell’Unione anche in controtendenza con quanto affermato recentemente dalla Merkel evidentemente preoccupata dalle prossime elezioni politiche.
Sembra che l’ ”apertura” come la definisce il controverso politico lussemburghese finora non abbia funzionato molto senza un piano preciso di allocazione e il superamento del Trattato di Dublino che prevede che l’onere dei migranti gravi, in prima battuta, sui paesi di accoglienza con l’ Italia e la Grecia particolarmente esposte.