L'Egitto torna al voto a ottobre. E Morsi…
Il complesso processo elettorale per scegliere il nuovo Parlamento egiziano potrebbe cominciare in ottobre, sei mesi piu' tardi di quanto originariamente previsto: lo scrive l'agenzia Mena, citando il presidente Mohamed Morsi che a Doha, a margine della riunione della Lega Araba, ha incontrato la comunita' egiziana. Morsi ha aggiunto di prevedere che il nuovo Parlamento sara' convocato all'inizio del 2014. Intanto un tribunale egiziano ha disposto il reinsediamento del procuratore generale Abdel Meguid Mahmoud, silurato a novembre dallo stesso Morsi, che lo aveva nominato ambasciatore presso la Santa Sede. Il tribunale ha annullato la revoca dell'incarico ordinata da Morsi, che aveva rimpiazzato Mahmoud con l'attuale procuratore, Talaat Abdallah. Secondo fonti giudiziarie la decisione e' inappellabile e da eseguire immediatamente. La decisione di silurare Mahmoud, considerato troppo vicino all'ex presidente Hosni Mubarak, aveva suscitato polemiche e una durissima protesta dei magistrati, perche' la nomina del procuratore spetta all'ordinamento giudiziario e l'avvicendamento era stato visto come un'indebita interferenza dell'esecutivo. Morsi spera che la Camera alta del Parlamento (o Shura) abbia pronta la legge elettorale entro due settimane. Poi la norma andra' al varo del Tribunale costituzionale. L'iter di approvazione si concluderebbe quindi a meta' giugno. Il passo successivo all'approvazione della legge elettorale e' l'emissione di un decreto presidenziale che convochi le elezioni, che necessitano di un periodo di preparazione di due mesi. Originariamente il presidente egiziano aveva previsto di far partire il voto, che si articola in quattro fasi, il 22 aprile. Secondo il piano originale il nuovo Parlamento si sarebbe riunito all'inizio di luglio. Ma il 13 marzo un tribunale ha sospeso la convocazione delle elezioni. Secondo i giudici, la legge per eleggere la Camera bassa del Parlamento e' incostituzionale.