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Esteri
La guerra continua di Trump contro media e star dello spettacolo e dello sport

In questo anno orribile per tutto il mondo anche il Presidente Donald Trump non si è fatto mancare nulla in termini di attacchi e nemici. Nella sua eterna guerra contro tutti e tutto ha cominciato già a febbraio a lottare contro la pandemia da Coronavirus, contro la classe medica, contro i democratici. Poi senza interruzione ha dovuto affrontare le proteste antirazziste in tutta la nazione per la morte di George Floyd e gli anarchici che vogliono cancellare i simboli della Confederazione e parte della storia americana. E poi buona parte dei media che non lo amano e le tante star che, da quando si è candidato, gli hanno sparato contro in diverse occasioni. Di questi attacchi verbali ce ne sarebbe un elenco lungo come un autostrada ma proviamo a farne un piccolo elenco dei personaggi più conosciuti. Senza dimenticare il più grande cestista di tutti i tempi James LeBron che non ha mai risparmiato critiche a Trump soprattutto in questo periodo di proteste, a Madonna, vista in stampelle alle manifestazioni antirazziste e a Lady Gaga. Sono tanti i Vip, magari non democratici, ma schierati a 360 gradi contro Trump.

Tra questi:

ROBERT DE NIRO, che in più riprese ha detto come sia pazzesco che alla gente possa piacere Trump. E’ totalmente pazzo e ridicolo come un ‘peanuts’ una nocciolina'. 

WILL SMITH, interprete indimenticabile di Indipendence Day, Bad Boys, Legend, in diverse occasioni ha detto ‘mi fa grande dolore sentire un uomo che si rivolge ad una donna dicendole che è un grasso maiale, è grave ma si comporta ancora peggio la gente che applaude quest’uomo, se avessi detto queste parole mia nonna mi avrebbe rotto tutti i denti con uno schiaffo’. E poi conclude ’Trump è totalmente pazzo’.

CHER, ripetutamente ha detto che il Presidente ‘è insano, narcisista, psicopatico, un consumato bugiardo’ e per chiarire ancora meglio il suo pensiero ha concluso con’ desidero che sparisca dalla faccia della terra’. 

RICHARD GERE, il fascinoso attore ha confermato che Trump’ è una sorta di dittatore, un Mussolini, un clown e un demagogo. 'Come è possibile-si chiede Gere-che la gente lo sopporti’.

WIN BUTLER, musicista degli Arcade Fire ha in più occasioni disegnato il Presidente come ‘un incubo totale e un pagliaccio’.

BARBRA STREISAND, per definire Trump ha chiamato in causa la genetica’ la nostra composizione genetica è identica al 99% in ogni altra persona sulla Terra, e questo è incredibile, poi l’altro 0,1% è Donald Trump’.

JK ROWLING, la milionaria autrice della Saga di Harry Potter ha paragonato Trump a Lord Valmort ‘ brutto come lui ma non così cattivo’.

DAVID LETTERMAN, il famoso anchorman del David Letterman Show ha dichiarato in diverse occasioni’ che la grandezza dell’America sta anche nel fatto che chiunque può diventare Presidente. Per quanto riguarda Trump non c’è niente di illegale, solo che è spregevole’.

JOHNNY DEPP, il Pirata dei Caraibi,si è lasciato andare al sarcasmo dicendo che’ la Presidenza Trump è interessante dal punto di vista storico, proprio perchè dopo di lui non ci sarà più nessuno’.

GEORGE CLOONEY, di Trump ha sempre detto che ‘ è un opportunista, è un fascista xenofobo con le sue idee estreme come quella di non permettere ai musulmani di entrare nel Paese'.

BRUCE SPRINGSTEEN, il mitico cantante non ha risparmiato critiche sostenendo che ’Trump non ha idea di cosa significhi essere americano. E’ un narcisista tossico e pericoloso, un insieme di ansia, fragilità e insicurezza’.

SUSAN SARANDON, l'attrice ne fa un ironico disegno’ Mi ricorda uno zio ubriaco che al matrimonio si alza e inizia a parlare per aver il consenso della gente presente.Non si puo’ prendere sul serio’.

MILEY CYRUS critica il Presidente per quanto riguarda il suo modo di trattare il mondo femminile ’non riesce a smettere di dire parole sessiste ( parla di ‘culo’) per definire le differenze tra due donne’.

E si potrebbe andare avanti a lungo nel raccontare le perle che da quando il repubblicano ha conquistato la poltrona più importante del mondo si sono susseguite senza interruzione. E adesso che la campagna per la rielezione sta entrando nel vivo degli ultimi cinque mesi non è difficile immaginane un’altra raffica. Ma l’impressione è che Trump sia capace di convivere, anzi riesca ad alimentarsi di quest’aria divisiva che attraversa tutta la nazione americana. A novembre vedremo se avrà avuto ragione o meno.   

 

 

 

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