Buonanno in diretta dalla Libia parla con Affaritaliani.it. Il video
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
La voce è concitata. "Sto entrando in Libia. Ho il telefono scarico. Sono vicino alla Libia". Gianluca Buonanno, vulcanico europarlamentare della Lega Nord, lo aveva promesso e lo ha fatto. E' partito per una missione in Libia e parla al telefono con Affaritaliani.it proprio mentre sta per entrare nel martoriato paese nord-africano. "Sto scoprendo, parlando qui al confine, che quello dei clandestini è tutto un business. Li fanno partire e poi avvisano che stanno arrivando e quindi li caricano". Cioè? Ci spieghi meglio che cosa ha scoperto? "Chi gestisce questeste cose in Italia guadagna soldi con il lavoro dei clandestini e qua in Libia chi li imbarca guadagna denaro. Funziona che telefonano dicendo che sono partiti, così comunicano dall'altra parte che stanno arrivando. E' come chiamare un taxi". E ancora: "Sto facendo un lavoro difficile ma utile, parlare con le persone che fanno quelle cose lì. Non me lo dicono in forma ufficiale ma è così". Ha paura per la sua incolumità? "Se non avessi paura sarei scemo. Rischio del mio ma voglio capire che cosa sta succedendo", afferma Buonanno. E se la rapiscono? L'Italia deve pagare il riscatto? "No, si usino i soldi dove servono". Poi l'eurodeputato leghista conclude con un attacco al governo Renzi: "Leggete la lettera che mi ha mandato la Fernesina (il testo), fa capire che i cagasotto sotto in Italia. Fanno come Ponzio Pilato dicendomi 'problemi tuoi', 'noi ti avvisiamo di non andare'".