Macron in adorazione di Trump
Macron e Trump si incontrano a Washington.
Lo scaltro Emmanuel Macron sta conquistando la scena internazionale grazie alla Brexit che ha messo fuori gioco il Regno Unito e grazie ad Angela Merkel molto bastonata elettoralmente e con un governo molto difficile da tenere sotto controllo.
Questo spiega l’esuberanza transalpina che ha visto la Francia darsi un gran daffare, in primis contro l’Italia, basta ricordare le note vicende di Bardonecchia, delle cartine geografiche marittime “ritoccate” unilateralmente, il diniego al contingente militare italiano in Niger e Tunisia (quest’ultimo, tra l’altro, sotto egida Onu), in Europa, ma soprattutto in gran spolvero con gli Usa di Donald Trump.
Infatti Macron non vedeva l’ora di bombardare Assad, come del resto fece il suo predecessore, Sarkozy, poi arrestato, con Gheddafi, nuocendo oltretutto agli interessi dell’Italia nella sua ex colonia, la Libia.
Ora Macron e consorte, sono volati a Washington per trarre il profitto dell’appoggio francese all’azione Usa contro la Siria.
Il Presidente d’Oltralpe non si è risparmiato: ha piantato alberelli, ha vangato il terreno e si è fatto financo togliere la forfora dalla giacca dal presidente Trump, in segno di estrema confidenza ed amicizia e di sottomissione come maschio beta.
Chissà che dice la sinistra radical chic italiana che in Macron aveva visto l’uomo nuovo socialista e progressista che avrebbe guidato la Francia e l’Europa verso luminose vette.
Per adesso, Macron si è fatto solo gli affari suoi, cioè della Francia, e ha scavalcato l’Oceano per accreditarsi con l’”odiato” e populista Trump.