Marò, il governo sfida l'India: "Latorre deve restare in Italia"
Massimiliano Latorre non puo' ritornare in India, "deve curarsi in Italia, ce lo dicono i medici. Noi restiamo su questa posizione, non ci muoviamo". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ospite ieri sera di 'Porta a Porta' dedicato alla questione dei due maro' (oltre a Latorre c'e' anche Salvatore Girone) e alla loro vicenda giudiziaria in India.
La titolare della Difesa e' stata irremovibile su questo aspetto della vicenda, ribadendo anche che la decisione della Corte suprema indiana arrivata ieri mattina e' stata inaspettata, al pari di una "doccia gelata", e per giunta "incomprensibile dal punto di vista umanitario". E l'Italia non puo' non prendere a sua volta una decisione, ha detto ancora.
Non solo. Dopo la dura nota del Quirinale, il governo italiano ha deciso di richiamare l'ambasciatore in India, Daniele Mancini, per consultazioni. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, durante un'audizione in Parlamento dinanzi alle commissioni Esteri e Difesa riunite di Camera e Senato.
La Corte Suprema indiana si e' rifiutata di esaminare le richieste dei due maro'. In particolare ha deciso di non valutare la richiesta di Massimiliano Latorre di prolungare di altri 4 mesi la convalescenza in Italia dopo l'ictus di cui ha sofferto a settembre. Permesso che scadra' il 13 gennaio. I giudici hanno anche respinto la richiesta di Salvatore Girone di poter tornare a casa per Natale e, piu' in generale', di un ulteriore allentamento delle condizioni imposte per la liberta vigilata.
La Corte Suprema ha detto che si deve ora procedere con il processo ad oltre 33 mesi dall'evento, quando il 15 febbario 2012 i due maro' vennero accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si e' detto "fortemente contrariato dalle notizie giunte da Nuova Delhi circa gli ultimi negativi sviuppi della vicenda dei maro'" e ha aggiunto che "restera' in stretto contatto con il Governo e seguira' con attenzione gli orientamenti che si determineranno in Parlamento".