I migranti affondano la Cdu della Merkel
Sta costando sempre più cara ad Angela Merkel la sua politica, peraltro mitigata, delle braccia aperte ai profughi. Il suo partito, la Cdu, è crollata al minimo storico di popolarità dalle elezioni del settembre 2013, al 38%, secondo un sondaggio della Bild am Sonntag. In particolare il 48% dei tedeschi boccia la decisione della Merkel mentre il 39% l'approva. Il sondaggio rileva anche che aumentano, di pari passo, i consensi per i partiti contrari all'accoglienza dei profughi, come la formazione di estrema destra Afd e i liberali dell'Fdp, cresciuti anche se solo di 1 punto al 6 e al 5%. Balzo anche dell'estrema sinistra post-comunista, Die Linke, al 10%.
In un'intervista rilasciata alla Bild, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha escluso categoricamente che il governo di Berlino intenda introdurre nuove tasse per fare fronte all'accoglienza dei rifugiati. "Possiamo rallegrarci del fatto che da anni abbiamo agito correttamente sul piano economico e che quindi la nostra economia sta bene. Quindi non ci sarà alcuna Steuer-Soli (tassa di solidarietà, come quella introdotta in Germania subito dopo la Riunificazione, ndr.) né altre voci con maggiori imposte, per contribuire finanziariamente alla crisi dei rifugiati", ha detto la cancelliera tedesca. La nuova legge sul diritto d'asilo in Germania, ha confermato Merkel, entrerà in vigore a novembre e porrà dei limiti molto stretti alle prospettive di permanenza per quei migranti che non ne abbiano il diritto.