Migranti nell’ex campo di Buchenwald
La Germania ha deciso di ospitare temporaneamente 21 migranti nell`ex campo di concentramento di Buchenwald, in cui persero la vita circa 56.000 persone tra cui 11.000 ebrei. Una scelta che sta facendo molto discutere, soprattutto in Israele, e che ha trovato ampio spazio sulla stampa internazionale. Si tratta di 21 richiedenti asilo, tutti uomini, in attesa di sapere se la loro domanda sarà accolta. A ciascun rifugiato il governo ha affidato 135 euro per l'acquisto del cibo e dei beni di prima necessità. "E' una situazione di emergenza, ma è inevitabile", ha detto il sindaco del distretto Mitte di Berlino, Christian Hanke, le cui dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano israeliano Haaretz. "Ci sono molte camere negli hangar", ha aggiunto. La decisione di ospitare i migranti nel campo di concentramento, dove adesso si trovano delle piccole case costruite negli anni '50, era stata presa a gennaio dal sindaco di Schwerte, la città della Ruhr la cui ferrovia divenne una parte del campo di Buchenwald negli anni '40. Le autorità di Schwerte hanno difeso la loro scelta, spiegando che la caserma non ha mai ospitato prigionieri e che già nel dopoguerra era stata utilizzata per accogliere invalidi di guerra e veterani. La scelta di Buchenwald ha provocato, invece, sconcerto in Israele, dove la notizia è stata accolta con grande rammarico. Il quotidiano Maariv ha ricordato che tra il 1937 e il 1945 al campo furono internate e costrette ai lavori forzati 250 persone e furono compiuti sadici esperimenti medici.