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Esteri
Mosca, attacco vicino alla sede dei servizi segreti: una vittima

Un agente di sicurezza del Fsb, il servizio di sicurezza russo, è rimasto ucciso da un attacco portato a termine da un uomo armato di kalashnikov nel centro di Mosca vicino alla sede dell'intelligence. Lo riferisce il Moscow Times.

Le autorità russe: "Atto di terrorismo"

Gli spari sono scoppiati vicino alla piazza Lubyanka nel centro di Mosca, nelle immediate vicinanze dell'edificio del Servizio di sicurezza federale. Le autorità hanno confermato che l'attentatore è stato neutralizzato. Il conteggio finale è di tre vittime e di due uomini feriti tra le guardie di sicurezza. Le autorità hanno classificato l’episodio come un «atto di terrorismo».

L’identità dell’uomo, fanno sapere, è ancora «in fase di accertamento». In un primo momento la stampa locale aveva parlato di un «commando» di tre persone. La ricostruzione è stata però poi rivista. «L’aggressore era solo e non è riuscito a entrare nell’edificio dell’Fsb», ha detto alle agenzie Tass e Ria Novosti l’ufficio stampa del Servizio di sicurezza federale, riporta Corriere.it

La zona è popolare tra i cittadini e i turisti di Mosca per i suoi ristoranti, negozi di fascia alta e varie attrazioni per le vacanze. Apparentemente i civili non hanno ritenuto che l'incidente fosse troppo grave, poiché i filmati della scena li mostrano mentre passeggiano casualmente vicino alle forze dell'ordine accovacciate e armate di fucili d'assalto, e mentrano sbirciano fuori dalle finestre dei bar, secondo il resoconto di RussiaToday.com

L'attacco alla sede dei servizi di sicurezza avviene nell'anniversario della nascita della Cheka, la polizia segreta sovietica creata nel 1917 da Lenin, poi diventata il Kgb e quindi Fsb. Nel momento dell'attacco, Vladimir Putin stava tenendo proprio un discorso all'intelligence, ma non è chiaro se il capo del Cremlino fosse o meno a poca distanza dalla sede colpita, riporta RussiaToday.com

“Sono stati sparati molti colpi. Non so dire quante, ma quante ”, ha detto a RussiaToday.com il testimone oculare Vladimir Adyasov. “[Gli spari] sono durati circa un minuto e mezzo. La situazione era molto pericolosa. "  

Russia: Navalny, "a Mosca si spara con armi automatiche" 

"Nel centro di Mosca si spara con armi automatiche. Ma non preoccupatevi, i dannati anni Novanta sono finiti da tempo". Lo scrive su Twitter Alexei Vavalny, il blogger inviso a Vladimir Putin, ironizzando su quanto accaduto nel centro della capitale russa, dove tre persone sono state uccise a compi d'arma da fuoco vicino alla sede dell'intelligence. Il riferimento agli Novanta e' un messaggio critico verso il capo del Cremlino, che ha fatto sempre un vanto della sua presidenza l'aver messo fine al caos che avea segnato quel decennio in Russia. 

 

 

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