Nord Corea, Trump: straordinario se Kim liberasse i rapiti
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, chiede la restituzione dei cittadini giapponesi sequestrati, il che -dice - sarebbe un "segnale straordinario" da parte del regime di Kim Jong-un. Trump ne ha parlato durante la conferenza stampa congiunta con il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, a Tokyo, prima tappa del suo lungo viaggio asiatico, che lo portera' successivamente in Corea del Sud, Cina, Vietnam e Filippine. Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, il regime di Pyongyang, attraverso le sue spie, sequestro' diciassette giapponesi, da impiegare per insegnare lingua e cultura giapponesi agli agenti segreti nord-coreani. Secondo stime non ufficiali, il numero di cittadini giapponesi rapiti da agenti di Pyongyang potrebbe addirittura essere un centinaio.Il rapimento dei cittadini giapponesi fu ammesso per la prima volta nel 2002 dall'allora leader nord-coreano, Kim Jong-il, padre dell'attuale leader, Kim Jong-un, durante un incontro a Pyongyang, con l'allora primo ministro giapponese, Junichiro Koizumi. In quell'occasione, Kim promise il rientro in Giappone di cinque di loro. Trump aveva gia' citato la vicenda dei cittadini giapponesi sequestrati, e in particolare di una giovane di tredici anni, rapita da una spiaggia, durante il suo discorso alle Nazioni Unite, del settembre scorso. Al termine del suo incontro a Tokyo con il premier Abe, Trump ha definito "molto triste" la situazione dei cittadini giapponesi sequestrati. "Credo che sarebbe un segnale straordinario se Kim Jong-un li restituisse. Penso che sarebbe l'inizio di qualcosa di speciale", ha aggiunto Trump, che ha incontrato i familiari di alcuni di questi cittadini rapiti da agenti di Pyongyang. "Vedremo cosa accadra'".