Obama: "In Siria usate armi chimiche. Pronti a rivedere la nostra strategia"

"La prova che sono state usate armi chimiche in Siria cambierebbe tutto, farebbe rivedere tutta la gamma delle nostre risposte strategiche": Barack Obama parla della situazione in Siria in una conferenza stampa dalla Casa Bianca. Attacca il presidente Assad, che "ha perso credibilità, ha ucciso innocenti e deve lasciare il potere aprendo a una soluzione politica", e accusa: ciò che sta accadendo in Siria una macchia per la comunità internazionale.
Poi affronta il tema più caldo, il fattore in grado di mutare la situazione in modo radicale: "Ci sono prove che siano state usate armi chimiche in Siria, ma non sappiamo dove, come, quando e chi le abbia usate". La questione delle armi chimiche è un "game changer", ovvero un elemento che può cambiare completamente lo scenario. "Si aprirebbero nuove opzioni", dice, "saremmo pronti a rivedere la nostra strategia".
Ma prima di rischiare un'escalation incontrollata, è necessario avere certezze. Servono ulteriori prove prima di decidere come agire in Siria, dice Obama. E' necessario continuare ad investigare, "per raggiungere certezze" perché giudizi affrettati potrebbero rendere più difficile mobilitare la comunità internazionale. E aggiunge di aver già chiesto da un anno "a Pentagono e intelligence" di preparare opzioni per una azione in Siria.
Il capo della Casa Bianca, che in passato aveva definito il possibile uso di armi chimiche come uno spartiacque nella crisi siriana, non ha voluto dire quali passi potrebbe ora intraprendere.