Papa Francesco promuove la Cei. Tolte a Bertone le deleghe politiche

"Il dialogo con le istituzioni sociali, culturali e anche politiche non è facile, ma è una cosa vostra, andate avanti". Lo ha detto Papa Bergoglio, parlando a braccio davanti ai vescovi riuniti per l'assemblea generale. Con queste parole ha di fatto restituito alla Cei il compito di tenere i rapporti con il mondo politico, sconfessando Bertone e la Segreteria di Stato, che aveva avocato per sé quei poteri dopo l'addio alla Cei del Cardinal Ruini
BAGNASCO: LETTERA BERTONE SU POLITICA ERA UN AUSPICIO - Le parole del Papa che ieri ha detto ai vescovi: "spetta a voi il rapporto con le istituzioni anche politiche", secondo il cardinale Angelo Bagnasco "riprendono e confermano il documento in vigore circa la natura e i compiti delle conferenze episcopali nel mondo". "Tra i nostri compiti ci sono quelli che il Papa ha ricordato e confermato ieri", ha spiegato ai giornalisti il presidente della Cei che con molto stile ha pero' reso l'onore delle armi al segretario di Stato (riconfermato a termine: 'donec aliter provideatur') Tarcisio Bertone, che nel 2007 aveva scritto una lettera che sembrava invece voler esautorare la Cei dai rapporti con la politica italiana. "La regola - ha detto testualmente Bagnasco - e' sempre rimasta quella dei documenti ufficiali. Quanto ad altri interventi o sono veramente della Chiesa, ufficiali e dunque per tutti, o sono auspici, sottolineature e eccezioni. E quella lettera pregressa ritengo che fosse un auspicio che conteneva pero' anche una generosa disponibilita' ad aiutarci, farsi carico di questi rapporti. Tuttavia la regola del motu proprio 'Apostolos Suos' del 1998 non e' mai stata abrogata per nessuno. E ieri il Papa l'ha ribadita".