Parigi, tenta il suicidato il giudice che indagava su Sarkozy
L'ex presidente della repubblica francese Nicolas Sarkozy è sospettato di aver corrotto un magistrato per ottenere informazioni su un'inchiesta sui finanziamenti illeciti al suo partito, l'Ump, rivela Le Monde.
Secondo il quotidiano francese nell'aprile del 2013 un tribunale di Parigi ha aperto un'inchiesta sul presunto finanziamento da parte della Libia della campagna elettorale di Sarkozy per le presidenziali del 2007. I magistrati hanno deciso di mettere sotto sorveglianza i telefoni dell'ex presidente e di due dei suoi ministri dell'interno, Claude Guéant e Brice Hortefeux.
A dicembre Le Monde aveva ottenuto le trascrizioni di alcune conversazioni tra Hortefeux e l'ex capo della polizia giudiziaria di Parigi Christian Flaesch. Sarkozy si è accorto di essere intercettato e ha cominciato a utilizzare un altro cellulare registrato sotto falso nome per comunicare con il suo avvocato Thierry Hertzog, ma gli investigatori lo hanno scoperto e hanno messo sotto controllo anche quello.
Dalle conversazioni tra Sarkozy e Hertzog emerge che l'ex presidente disponeva di informazioni riservate sulle inchieste che lo riguardano. Secondo gli investigatori la fonte è Gilbert Azibert, avvocato generale della Corte di cassazione, che in cambio dei suoi servizi avrebbe dovuto ottenere la carica di consigliere del governo di Monaco grazie all'intervento di Sarkozy.
Il 4 marzo gli inquirenti hanno perquisito le abitazioni e gli uffici di Hertzog e Azibert. Ora il caso rischia di trasformarsi in un vero scandalo per Sarkozy, che recentemente ha smentito le voci di un suo possibile rientro in politica per sfidare François Hollande alle presidenziali del 2017.