Perchè la Corea del Nord è (abbastanza) al sicuro
Corea del Nord: un problema geopolitico
La Corea del Nord è uno dei pochissimi regimi comunisti sopravvissuti e deve questa sua peculiarità alla geopolitica più che alla politica vera e propria.
Infatti basta dare un’occhiata ad una cartina geografica per vedere che la Corea del Nord confina sia con Russia e Cina oltre che ovviamente con la Corea del Sud lungo il 38° parallelo che è di fatto un protettorato Usa.
Quindi la Corea del Nord è in contatto territoriale con le tre uniche super - potenze mondiali rimaste e cioè Usa, Cina e Russia.
Questo fatto è da un certo punto di vista ed anche paradossalmente un formidabile salvacondotto politico perché le tre super - potenze trovano un punto di equilibrio proprio nella Corea del Nord e dunque sono state e sono tutt’ora molto caute nell’intervenire.
Studiano i rapporti politici, economici e commerciali della Corea del Nord con le potenze suddette si può trovare una conferma a quanto detto.
È solo dal 2002 quando il Presidente Usa George W. Bush mise la Corea del Nord tra gli “Stati canaglia” che i rapporti si sono fatti tesi, mentre sono buoni con la Russia e ottimi con la Cina.
Questo fatto, sommato alla effettiva capacità (però solo potenziale) di Pyongyang di colpire la costa occidentale Usa con missili balistici intercontinentali a testata nucleare, ad aver reso sempre titubanti le amministrazioni Usa ad intervenire fino almeno alla attuale amministrazione Trump che pare aver cambiato strategia con una doppia mossa: muovere la flotta Usa nel Pacifico e delegare il Presidente cinese Xi Jinping alla trattativa diplomatica mentre per ora Putin sta a guardare.