Esteri
Israele-Palestina, l'Assemblea generale dell'Onu approva la soluzione a due Stati senza Hamas
Doha è il principale mediatore nei colloqui tra Israele e Hamas e alla Casa Bianca temono che l'azione militare israeliana possa avere l'effetto di sabotare le trattative

Israele-Palestina, l'Assemblea generale dell'Onu approva la soluzione a due Stati senza Hamas
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la 'Dichiarazione di New York', il testo che punta a rilanciare la prospettiva della soluzione a due Stati tra Israele e Palestina, escludendo ogni coinvolgimento di Hamas. La risoluzione è stata approvata con 142 voti a favore, 10 contrari - tra cui Israele e il suo principale alleato, gli Stati Uniti - e 12 astensioni. Il documento condanna esplicitamente Hamas e chiede che l’organizzazione deponga le armi.
La proposta di risoluzione, avanzata da Francia e Arabia Saudita, è stata approvata nell'ambito della "Conferenza di New York" tenutasi a luglio e presenta un documento d'azione inteso, secondo i suoi promotori, a tracciare un percorso "irreversibile" verso la creazione di uno Stato palestinese. L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, ha attaccato: "Questa è una proposta vuota che ignora completamente la realtà. Questa è una dichiarazione unilaterale che abbraccia le menzogne dei nostri nemici e fornisce sostegno ad Hamas". Lo riporta Ynet.
Macron: "Passo irreversibile verso la pace"
''Oggi, sotto l'impulso di Francia e Arabia Saudita, 142 Paesi hanno adottato la Dichiarazione di New York sull'attuazione della soluzione dei due Stati. Insieme, stiamo tracciando un percorso irreversibile verso la pace in Medio Oriente'', ha scritto il presidente francese Emmanuel Macron. ''Francia, Arabia Saudita e tutti i loro partner saranno a New York per concretizzare questo piano di pace alla Conferenza sulla soluzione dei due Stati. Un altro futuro è possibile. Due popoli, due Stati: Israele e Palestina, che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza. Dipende da tutti noi realizzarlo!'', ha aggiunto Macron.
Attacco con coltello in kibbutz a ovest di Gerusalemme, 2 feriti
Due persone sono rimaste feriti in un attacco condotto con un coltello nel kibbutz Tzuba, a ovest di Gerusalemme. Lo rende noto il Times of Israel parlando di sospetto attacco terroristico. L'aggressore, originario di Shuafat a Gerusalemme Est, è stato preso in custodia, ha reso noto la polizia.
Raid israeliano su Doha, Trump vedrà il primo ministro del Qatar oggi a New York
Dopo il raid aereo condotto martedì scorso da Israele contro la leadership di Hamas riunita a Doha, e in seguito alla telefonata definita "di fuoco" con il premier Benjamin Netanyahu, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vedrà oggi il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, a New York per discutere dell'attacco. A riferirlo è Axios, citando due fonti informate sull'incontro che, tuttavia, non figura nell'agenda di Trump diffusa dalla Casa Bianca.
Al-Thani, precisa il sito di informazione americano, prima vedrà a Washington il segretario di Stato, Marco Rubio, e possibilmente anche il vice presidente, Jd Vance. All'incontro con Trump ci sarà anche l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff. Cresce intanto la frustrazione del presidente degli Stati Uniti e del suo staff nei confronti del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, riporta Politico, citando fonti vicine al team di sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Doha è il principale mediatore nei colloqui tra Israele e Hamas e alla Casa Bianca temono che l'azione militare israeliana possa avere l'effetto di sabotare le trattative. "Ogni volta che si fanno progressi, sembra che (Netanyahu, ndr) bombardi qualcuno", ha dichiarato una fonte a Politico.
Non è chiaro se Stati Uniti o Qatar abbiano ricevuto un preavviso adeguato del raid. Un funzionario della Difesa statunitense ha definito "del tutto insufficiente" l'avviso inviato da Israele. La telefonata successiva tra Trump e Netanyahu sarebbe stata "accesa", secondo le fonti.
"Telefonata di fuoco' Trump-Netanyahu dopo il raid in Qatar. Il retroscena
In due retroscena diffusi ieri da Axios e Wall Street Journal, è stato rivelato il contenuto di una delle due conversazioni telefoniche che il tycoon ha avuto con Netanyahu martedì, giorno del raid israeliano su Doha.
''Una telefonata di fuoco'', la descrive il Wsj citando alti funzionari americani secondo i quali il presidente americano ha espresso profonda frustrazione per essere stato colto di sorpresa dal raid. "E' inaccettabile. Esigo che non lo ripetiate", ha detto Trump a Netanyahu, secondo le due fonti citate da Axios, che hanno spiegato come Trump avrebbe chiesto al primo ministro israeliano di non bombardare più il Qatar.
Secondo i retroscena, Trump avrebbe poi aggiornato l'emiro e il primo ministro del Qatar. Secondo quanto riferito da un ex funzionario americano ad Axios, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman al-Thani avrebbe detto ai funzionari di Washington di considerare l'accaduto come ''un tradimento'' da parte di Israele e degli Stati Uniti.
Al-Thani avrebbe quindi detto all'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff che il Qatar condurrà una valutazione approfondita della sua partnership di sicurezza con gli Stati Uniti "e forse troverà altri partner" che possano sostenere la sua sicurezza se necessario, ha affermato a Axios una fonte a conoscenza diretta.