Esteri
Sabotaggio Nord Stream, l’ex militare ucraino Kuznetsov interrompe lo sciopero della fame
L’azione di protesta per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali era iniziata il 31 ottobre

Ucraino accusato del sabotaggio Nord Stream interrompe lo sciopero della fame
Ha interrotto lo sciopero della fame Serhii Kuznetsov, 49enne ex militare ucraino arrestato lo scorso agosto nel Riminese su mandato di arresto europeo emesso dalla Germania e accusato del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream nel 2022. L’azione di protesta per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali era iniziata il 31 ottobre.
A comunicare l’interruzione dello sciopero della fame è il legale dell’uomo, Nicola Canestrini: “Diamo atto all’amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l’attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto”. La decisione di sospendere il digiuno è arrivata dopo che la autorità italiane hanno fornito assicurazioni sul pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare riguardo a un’alimentazione adeguata alle sue necessità.
Dal 31 ottobre Kuznetsov ha perso circa nove chili. In un messaggio scritto dal carcere, il 49enne ha ringraziato coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno mostrato solidarietà e affetto in questi giorni. L’uomo si trova in carcere, in attesa della pronuncia della Corte di Cassazione sulla decisione della Corte d’Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania, contro cui la difesa ha presentato ricorso. Nei giorni scorsi, Dmytro Lubinets, commissario per i Diritti Umani del Parlamento ucraino, aveva inviato una lettera al ministro della Giustizia italiano, Carlo Nordio, per chiedere garanzie per Kuznetsov.
