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Esteri
Scontro Usa-Cina, Pechino vuole prendersi anche l'America Latina. Ecco perchè

Lo scorso 11 Aprile il presidente brasiliano appena eletto Lula si è recato in visita ufficiale in Cina, accolto con tutti gli onori. Secondo Reuters, Lula Da Silva ha invitato il presidente cinese in Brasile: “Inviterò Xi Jinping a venire in Brasile, per un incontro bilaterale, per conoscere il Brasile, per mostrargli i progetti che abbiamo di interesse per gli investimenti cinesi”. In un’intervista ad un’emittente locale ha ribadito che sta progettando di “consolidare” il rapporto con la Cina. “Quello che vogliamo è che i cinesi facciano investimenti per generare nuovi posti di lavoro e nuove attività produttive in Brasile”, ha aggiunto Lula. Durante la visita, durata quattro giorni, il presidente brasiliano ha ventilato l’ipotesi di aderire alla “Belt and Road Initiative”, da cui il nostro paese dovrebbe presto sfilarsi.

Lo stesso Brasile ha firmato un accordo con l’Argentina per creare una moneta comune ( che dovrebbe chiamarsi Sur) che possa liberare i due paesi dal giogo del dollaro statunitense, che da decenni permette agli Stati Uniti di avere un importante mezzo di controllo sulle economie dei due paesi. La stessa Argentina, da qualche anno ha firmato un accordo con Pechino, per permettere che la Cina utilizzi una sua base in Patagonia per fini aerospaziali, cosa che chiaramente ha infastidito non poco il potente vicino a stelle strisce. L’Ecuador lo scorso anno ha chiesto al paese cinese di ridiscutere gli accordi sul debito che il paese ha contratto con Pechino, che ha legami fortissimi anche con Venezuela e Colombia.

Insomma sembra che la nuova battaglia tra le due grandi superpotenze si stia sempre più spostando verso il continente latino americano, ricco di materie prime e grandi spazi dedicati alle coltivazioni agricole, che fanno molto gola alla vorace economia cinese. Gli Stati Uniti sembrano poter fare ben poco per contrastare questo piano che sta proseguendo da oltre un decennio. E quello che da sempre viene considerato come un giardino di casa dagli Stati Uniti, sembra sempre più subire la forte influenza del “nemico” cinese. Con un'abile politica di prestiti ed aiuti, la Cina riesce a tenere sotto scacco paesi come Ecuador, Venezuela e Colombia, ma adesso sembra orientato ad allargare il proprio peso verso i due colossi Argentina e soprattutto Brasile. Non è un mistero che il presidente brasiliano Lula non veda di buon occhio la superpotenza americana, e non ha certo remore a farlo presente appena può.

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