Si allungano tempi per il caso Snowden
Edward Snowden resta bloccato per il quarto giorno nell'aeroporto Sheremetievo a Mosca mentre nel silenzio le cancellerie lavorano al suo caso. Dalle ultime notizie dei media russi, emerge che la 'talpa' che ha svelato il programma segreto di sorveglianza della Nsa non ha un documento valido e quindi non puo' acquistare un biglietto aereo, ne' varcare i controlli di frontiera russi. Tuttavia altre fonti suggeriscono che l'ex informatico potrebbe avere un visto russo di transito e, comunque, potrebbe regolarizzare la sua posizione al momento di ripartire pagando una semplice multa.
Dietro questa pioggia di notizie contraddittorie, proseguono febbrili le trattative diplomatiche. L'Ecuador ha fatto sapere attraverso il ministro degli Esteri, Ricardo Patino, che ci potrebbero volere almeno due mesi per l'eventuale concessione dell'asilo politico a Snowden: "Ci sono voluti due mesi per decidere su Julian Assange (il fondatore di Wikileaks ospite nell'ambasciata a Londra con lo status di rifugiato, ndr), quindi non aspettatevi una decisioni in tempi piu' brevi".
Usa e Russia sono in contatto a livello di autorita' di polizia e di ministeri, ma Washington starebbe valutando "diverse opzioni" per rispondere a un eventuale prolungato rifiuto di Mosca a consegnare il giovane informatico. In particolare la Casa Bianca potrebbe decidere di ampliare la cosiddetta "Lista Magnitsky" - che gia' prevede restrizioni per una serie di funzionari russi, implicati in casi di violazione dei diritti umani - o rallentare la collaborazione delle major petrolifere statunitensi che collaborano con i russi nell'Artico.
Tra le possibili destinazioni di Snowden, su cui la casa di scommesse inglese William Hill accetta puntate, si e' aggiunto ora anche il Venezuela. Il presidente, Nicolas Maduro, ha affermato che il suo Paese e' pronto a valutare un'eventuale domanda di asilo politico. Dalla Spagna, lo studio legale di Baltasar Garzon, il giurista determinato a carismatico che ordino' l'arresto del generale Pinochet e che Snowden -secondo alcuni- vorrebbe al suo fianco, ha invece fatto sapere che non ne assumera' la difesa, anche se non ha spiegato perche'. Intanto, da Mosca, il presidente della Commissioni Esteri della Duma, Alexei Pushkov, ha definito Snowden, Julian Assange e Bradley Manning come i "nuovi dissidenti" nella lotta contro il sistema. Una chiara provocazione rivolta agli Usa.