Siria, il Papa scrive a Putin: "Evitare l'intervento militare"

Il ministro degli Esteri siriano Walid Muallem volera' lunedi' a Mosca per incontrare il suo collega russo Serghei Lavrov. Lo ha annunciato l'ufficio del ministro degli Esteri russo. "A Mosca siamo convinti della necessita' di mettere fine alla violenza e alle sofferenze della popolazione siriana attraverso una soluzione politica senza interferenze straniere", si legge in una nota.
Il conflitto siriano e il probabile intervento militare americano approdano sul tavolo del G20 di San Pietroburgo: se ne parlera' stasera, a cena, come ha annunciato lo stesso presidente russo, Vladimir Putin, in apertura dei lavori del vertice convocato in realta' per ridare impulso all'economia globale. L'appuntamento e' stato preceduto da una forte iniziativa del Papa che ha scritto direttamente a Putin, padrone di casa e grande alleato del reagime di Damasco, chiedendo ai grandi del mondo di agire per "evitare nuove sofferenze" al popolo siriano. Francesco sta tessendo una serie di contatti per promuovere una soluzione diplomatica al conflitto in Siria (anche se la notizia del Clarin secondo cui avrebbe telefonato a Bashar al-Assad e' stata smentita dalla Santa Sede) e ha ammonito che cercare una soluzione negoziale "e' dovere morale di tutti i governi del mondo". Al G20 il dialogo sulla Siria non si preannuncia facile. Saltato gia' da un mese il previsto incontro bilaterale tra Barack Obama e Vladimir Putin a causa degli strascichi dell'Nsagate e in particolare dell'asilo concesso dalla Russia a Edward Snowden, sembra che vi sia l'intenzione di evitare imbarazzanti faccia a faccia.
Il Cremlino ha annunciato che non ci saranno colloqui separati di Putin con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, e con l'inviato di Onu e Lega Araba, Lakhdar Brahimi. Smentite inoltre le voci di una riunione a latere tra i capi delle diplomazie di Usa e Russia, John Kerry e Serghei Lavrov. I russi ci tengono pero' a sottolineare che "tutti i delegati al summit avranno l'opportunita' di conferire" con il padrone di casa "a margine dei lavori": come dire che quanto e' stato formalmente escluso potrebbe poi invece riapparire sulle agende informali dei principali partecipanti. Questo anche se il cerimoniale russo ha distanziato al tavolo dei lavori Putin da Obama, lasciando tra loro cinque posti e non solo il re saudita come era inizialmente previsto. L'Ue, intanto, frena sull'intervento militare. Arrivati a San Pietroburgo, Jose' Manuel Durao Barroso ed Herman van Rompuy, pur bollando come un "crimine contro l'umanita'" l'attacco chimico del 21 agosto, hanno avvertito che per il conflitto in Siria "non esiste soluzione militare". Ma intanto tre navi da guerra russe -due d'assalto anfibio e una da ricognizione- hanno attraversato lo stretto del Bosforo e sono entrate nel Mediterraneo orientale.