Siria, massacro in un villaggio. Le forze di Assad uccidono 72 persone

La Coalizione Nazionale Siriana, principale cartello delle forze di opposizione, ha accusato il regime di Bashar al-Assad per un massacro di civili perpetrato lunedi' scorso a Malkiyeh, villaggio alle porte di al-Safirah, 25 chilometri a sud-est di Aleppo. Le truppe lealiste avrebbero giustiziato sommariamente almeno 72 persone, i cui cadaveri sono poi stati bruciati. Alcuni erano carbonizzati al punto da essere irriconoscibili, tanto che soltanto 49 vittime sono state identificate: tra loro donne, anziani e sette bambini, di eta' compresa fra gli otto mesi e i 12 anni, tutti accusati di collaborazionismo con i ribelli. Sempre secondo la Coalizione Nazionale, i lealisti si sono inoltre abbandonati a stupri e torture contro la popolazione, e decine di case sono state date alle fiamme. L'incursione di lunedi' scorso aveva l'obiettivo di bonificare la zona dalla presenza degli insorti, cosi' da consentire l'afflusso di rinforzi diretti all'aeroporto internazionale della capitale economica della Siria, da settimane conteso tra i soldati governativi e i disertori del Libero Esercito Siriano. Dal canto suo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell'opposizione in esilio con sede in Gran Bretagna, ha sollecitato le Nazioni Unite ad aprire un'inchiesta indipendente sull'eccidio.