Siria, Ue: subito stop alle bombe. Onu: aiuti umanitari impossibili
La Russia pronta a tregua di 48 ore
L'inviato speciale dell' Onu per la Siria, Staffan de Mistura, ha annunciato di avere sospeso l'attività della sua task force umanitaria affermando che i continui combattimenti ostacolano gli aiuti ai civili. De Mistura è tornato a chiedere una tregua di almeno 48 ore, in particolare ad Aleppo. Stavolta però la risposta della Russia non si è fatta attendere. Il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa, ha fatto sapere di "essere disponibile a sostenere la proposta di de Mistura, e di stabilire al piu' presto, gia' la prossima settimana, una pausa umanitaria di due giorni nella citta' siriana di Aleppo per fornire alla popolazione locale cibo e medicine". La Ue però, "condannando fortemente l'escalation della violenza ad Aleppo", e in particolare "tutti gli attacchi contro i civili" e quelli "eccessivi e sproporzionati da parte del regime siriano", chiede che si faccia più in fretta, "uno stop immediato ai combattimenti". Così l'Alto rappresentante Federica Mogherini a nome dei 28 Stati membri.
In città si continua a combattere malgrado i ripetuti appelli e il tentativo di un cessate il fuoco umanitario per consentire ai convogli delle Nazioni Unite di entrare ad Aleppo. Ad agosto, di fatto, nessun aiuto umanitario è arrivato nelle zone assediate.
Dall'11 agosto la Russia, che con la sua aviazione partecipa ai bombardamenti in Siria insieme alle forze governative, aveva annunciato una tregua quotidiana di tre ore ad Aleppo per permettere l'accesso di aiuti umanitari alla popolazione stremata. Ma da subito l'Onu aveva chiarito che questa misura non era sufficiente, chiedendo appunto un cessate il fuoco di almeno 48 ore.
"Nemmeno un convoglio umanitario ha potuto raggiungere la parte assediata di Aleppo", ha sottolineato De Mistura, riferendosi ai quartieri orientali della città controllati dagli insorti. "Quello di cui abbiamo bisogno oggi sono fatti. Il nostro messaggio è chiaro: chiediamo una pausa di almeno 48 ore per Aleppo, per cominciare", ha detto de Mistura. "Noi siamo pronti, dov'è la pausa?", ha chiesto.
E l'emergenza per i civili si è fatta di ora in ora più drammatica con l'avanzata da una parte della coalizione curdo-araba sostenuta dagli Usa e, dall'altra, dai raid aerei sempre più massicci dopo che anche la Cina si è schierata con Assad e l'Iran ha aperto le sue basi alla partenza dei bombardieri russi.