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Esteri
"Trump, Clinton, Spacey e il principe Andrea sull'aereo del pedofilo Epstein"

Il principe Andrea, Bill Clinton, Donald Trump e Kevin Spacey sono alcuni dei vip che il pilota del pedofilo Jeffrey Epstein ha testimoniato di aver trasportato sull'aereo Lolita Express

Lawrence Larry Visoski, che per 25 anni è stato il pilota personale di Epstein, ha testimoniato nel processo in corso a New York a carico di Ghislaine Maxwell, ex compagna del finanziere morto suicida, accusata di complicità nei traffici sessuali, dove ha ricordato di aver fatto volare il principe Andrea, Bill Clinton, Donald Trump e Kevin Spacey sugli aerei privati di Epstein.

Visoski ha raccontato che veniva avvisato in anticipo quando ci sarebbe stato qualche passeggero illustre, per permettergli di preparare adeguatamente l'aereo, e ha affermato di non avere mai assistito ad attività sessuali durante i voli, anche se la porta della sua cabina di pilotaggio restava chiusa. Non aveva neanche il sospetto che a bordo ci fossero donne minorenni; quelle presenti gli erano sempre sembrate adulte, almeno diciottenni. 

Il pilota del Lolita Express, come veniva soprannominato l'aereo privato di Epstein, ha anche ricordato di avere trasportato Virginia Roberts Giuffre, la donna che ha accusato il principe Andrea di violenza sessuale quando era minorenne. Un'accusa che il 61enne terzogenito della regina Elisabetta ha più volte negato. Visoski ha detto della Giuffre che all'epoca "non sembrava giovane" e che ai suoi occhi "era una donna".

E se Epstein era il "numero uno" a capo del giro di traffici sessuali di cui venne accusato prima della sua morte, la Maxwell era la "numero due", ha riferito Visoski. Il loro rapporto, ha spiegato, era "più personale che di affari", anche se non appariva come un rapporto di natura "romantica".

Ghislaine Maxwell "era presente durante gli abusi sessuali di Epstein"

Una testimone ha anche accusato Ghislaine Maxwell, di avere assistito ad alcuni degli abusi sessuali da lei subiti da parte di Epstein quando era una adolescente. La testimone, "Jane", è la prima delle 4 che dovrebbero parlare durante il processo a Maxwell, accusata di sei reati legati all'adescamento delle minorenni poi abusate dal compagno, morto suicida in carcere nell'agosto 2019.

"Jane" ha detto di avere incontrato per la prima volta la coppia quando aveva 14 anni e si trovava a un campo estivo artistico, nel 1994, pochi mesi dopo avere perso il padre, un direttore d'orchestra morto di leucemia. I due, ha raccontato, si presentarono come finanziatori del campo e la invitarono a casa assieme alla madre. Poi fu spesso invitata da sola e il finanziere cominciò a darle denaro per aiutare la famiglia in difficoltà economica.

Il primo contatto sessuale la scioccò: era la prima volta che vedeva un uomo nudo e, ha detto fra le lacrime, non ne parlò con nessuno per la vergogna e il senso di colpa. Successivamente, i rapporti divennero frequenti e a volte anche Ghislaine Maxwell era presente, mentre in alcune occasioni partecipavano ai "festini" sessuali anche altre donne."Jane" ha anche detto di aver viaggiato in diverse occasioni con Epstein e Maxwell, per un paio d'anni. 

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La Maxwell, oggi cinquantanovenne, si trova in carcere negli Usa fin dal suo arresto, avvenuto lo scorso anno. Se riconosciuta colpevole, rischia fino a 80 anni di reclusione. La donna, che oltre al passaporto britannico ha anche la cittadinanza statunitense e francese, è accusata di avere procurato a Epstein e ai suoi amici vip le ragazze, spesso minorenni, per il loro intrattenimento sessuale. La Maxwell ha negato le accuse, sostenendo di essere stata usata come capro espiatorio per i traffici dell'ex finanziare.

Il processo contro Ghislaine Maxwell

Il processo contro Ghislaine Maxwell, ex compagna e "braccio destro" Jeffrey Epstein, è iniziato in un tribunale di New York, dove si valuterà se Maxwell sia stata la 'cacciatrice' di prede destinate agli abusi del milionario morto suicida in carcere nel 2019.

Il tanto atteso processo contro Maxwell, 59 anni, figlia del controverso uomo d'affari Robert Maxwell, ha riunito un vasto pubblico, costringendo il giudice Alithon Nathan, a far allestire sei sale in cui poter seguire il processo sulla tv a circuito chiuso. L'accusa, che ha aperto il processo, ha descritto Maxwell come una "donna pericolosa" che ha tradito le ragazze "in modo che Epstein ne abusasse sessualmente". 

"Tra il 1994 e il 2004, l'imputata ha sfruttato sessualmente giovani che ha manipolato" per consegnarle a Epstein, ha affermato l'accusa, che presenta le testimonianze di quattro donne che affermano di essere vittime degli abusi.

Nel presentare i fatti ai membri della giuria, il sostituto procuratore Lara Pomerantz ha raccontato la storia di uno dei quattro testimoni principali: "Jane, una quattordicenne sedotta da Epstein e Maxwell per abusarne. Secondo il resoconto dell'accusa, il comportamento dell'imputata e del defunto magnate - descritti come "partner criminali" - rappresentava uno schema ripetuto con ciascuna vittima.

Prima le giovano - "molte delle quali provenivano da famiglie che avevano difficiltà a sbarcare il lunario" - venivano avvicinate e poi, "una volta guadagnata la loro fiducia, veniva promesso loro il mondo": borse di studio, viaggi e contatti nel jet-set. "Hanno fatto credere loro che i loro sogni si sarebbero avverati", che potevano essere attrici, modelle, musiciste, ma tutto "era una bufala".

Secondo Pomerantz, una volta guadagnata la loro fiducia, Maxwell parlava apertamente di sesso con loro finché non le convinceva a fare un massaggio a Epstein. "Ma il massaggio era una scusa per Epstein per toccarle" e poi "abusarne sessualmente". In alcuni di questi incontri, secondo la Procura, Maxwell era presente e partecipò attivamente.

Teatro dei presunti abusi le case di Epstein in Florida, a New York, nelle Isole Vergini, a Santa Fe e a Parigi. Questo modo di agire è cambiato dal 2000, quando Maxwell avrebbe iniziato a pagare le ragazze per eseguire massaggi e persino per reclutare altre giovani donne. "L'imputata ha avuto un ruolo essenziale nella trama. Sapeva esattamente cosa stava facendo, era pericolosa, stava preparando le ragazze per un predatore", ha detto Pomerantz, che ha ricordato che Maxwell deve rispondere di sei capi di imputazione.

Da parte sua, l'avvocato di Maxwell, Bobbi Sternheim, che si è detta orgogliosa di difendere la sua cliente, ha affermato che le quattro vittime che testimonieranno durante il processo "lo stanno facendo per soldi, per rastrellare milioni dal fondo creato per le vittime di Epstein". Secondo Sternheim, la loro memoria degli eventi è lontana, è stata manipolata e non può essere corroborata da altri testimoni o prove.

"I ricordi svaniscono nel tempo e, in questo caso, impareremo che non solo i ricordi sono sbiaditi, ma sono stati contaminati da informazioni esterne", ha aggiunto. Per l'avvocato, Maxwell non è altro che "il capro espiatorio processato al posto di Epstein".

Il caso ha ricevuto enorme attenzione mediatica perché ad Epstein sono state legate diverse personalità importanti del mondo della politica e dello spettacolo, tra cui il principe Andrea d'Inghilterra - attualmente accusato in un altro caso a New York da una delle presunte vittime dell'imprenditore - l'ex presidente Bill Clinton o il cofondatore di Microsoft Bill Gates.

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