Esteri
Trump vende all'Ucraina 825 milioni in armi. Approvato il piano, ma a pagare la fornitura non sarà Kiev
La risposta ai maxi bombardamenti degli scorsi giorni da parte dell'esercito di Putin. Tregua lontana

Donald Trump e Volodymyr Zelensky
Kallas: "Discutiamo se inviare subito gli addestratori Ue"
"Questi attacchi mostrano che Vladimir Putin si fa beffe di tutti gli sforzi di pace e che la Russia capisce solo la pressione". Lo ha detto, come riporta l'Ansa, l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al consiglio informale Difesa di Copenaghen. "Stiamo lavorando al 19esimo pacchetto di misure, ci sono molte opzioni sul tavolo, ma quello che farebbe più effetto sarebbe colpire l'energia, bloccare l'accesso al capitale e sanzioni secondarie", ha spiegato. "Le discussioni sono in corso ma tutti capiscono che la sola cosa che funziona è la pressione".
"Oggi discuteremo della modifica ai mandati delle missioni europee per l'Ucraina, quella civile e di addestramento militare. In questo quadro possiamo discutere quanto appetito ci sia per addestrare i militari ucraini nella parte occidentale del Paese prima che la tregua sia concordata". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al consiglio informale Difesa di Copenaghen. "Il dibattito sulle garanzie di sicurezza è per il 'day after' ma, se si guarda a quello che fa Putin, non è vicino", ha aggiunto.
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L’amministrazione Trump ha approvato la vendita di armi all’Ucraina per 825 milioni di dollari. Nella fornitura sono inclusi i missili a raggio esteso (superiore a 200 miglia nautiche) ed equipaggiamento che serve a potenziare le capacità difensive di Kiev. L’accordo rientrerebbe, secondo fonti del governo americano, nel tentativo di arrivare alla pace tra Ucraina e Russia. Il dipartimento di Stato ha dichiarato di aver comunicato al Congresso la vendita di missili d’attacco a lungo raggio Eram e di sistemi di navigazione. Le armi verranno consegnate entro sei settimane. La vendita comprende 3.350 missili Eram, 3.350 unità Gps oltre a componenti, pezzi di ricambio e altri accessori.
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Per pagare le forniture l’Ucraina utilizzerà fondi provenienti dagli alleati Nato Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia, oltre al finanziamento estero militare americano. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato che l'Ucraina ha disattivato il 20% della capacità di raffinazione del petrolio della Russia nel mese di agosto. Secondo quanto riportato da un corrispondente di Ukrinform, Leavitt sugli attacchi russi a Kiev ha affermato: "Ne ho parlato con Trump. Non era contento della notizia, ma non era nemmeno sorpreso", ha detto Leavitt, sottolineando che "si tratta di due Paesi in guerra da molto tempo".
"La Russia ha lanciato questo attacco contro Kiev. Allo stesso modo, l'Ucraina ha recentemente inferto un duro colpo alle raffinerie di petrolio russe. Hanno di fatto distrutto il 20% della capacità di raffinazione del petrolio russo nel corso dei loro attacchi per tutto il mese di agosto", ha affermato Leavitt.
