A- A+
Esteri
Trump zoppo e May lady di latta. Brexit, stress test del sovranismo

Vi sono due fatti significativi che sono accaduti recentemente sullo scenario mondiale e che se collegati possono fornire un indizio di possibile crisi del sovranismo mondiale. Il primo è la perdita da parte di Donald Trump della Camera dei Rappresentanti che è passata ai Democratici, mantenendo ancora il Senato ai repubblicani. Il secondo è la crisi della Brexit.

Per quanto riguarda le vicende Usa la sconfitta di Trump nelle elezioni di Midterm è un fatto più rilevante di quanto ad una prima analisi sembrerebbe. Infatti il passaggio ai democratici, guidati da una vecchia volpe come Nancy Pelosi di un ramo del Congresso, permette ai democratici stessi di tenere sotto scacco il tycoon americano con la spada di Damocle dell’impeachment e non per niente le attuali vicende con lo Shutdown più lungo della storia Usa sta lì a dimostrarlo.

Il secondo fatto è appunto la crisi di Theresa May la cui exit strategy della U.K. dalla Ue è stata ieri sonoramente bocciata dalla Camera dei Comuni di Sua Maestà Britannica. Se in Gran Bretagna si dovesse passare ad un nuovo referendum la questione si complicherebbe, rafforzando il fronte europeista. Ed a questo punto la ripercussione sull’asse Londra - Washington sarebbe duplice: da una parte la già citata crisi del sovranismo in salsa anglosassone e dall’altra i rapporti inter - atlantici che hanno rappresentato sempre un mondo a sé nel quadro geopolitico mondiale.

In effetti il modello sovranista europeo, che vede attualmente in Matteo Salvini la sua guida, risentirebbe immediatamente di un indebolimento dell’asse atlantico sovranista. Infatti la stella del populismo è sorta, guarda caso, in concomitanza della crisi del modello mondialista dei Clinton - Obama. L’Europa è sempre influenzata da quello che accade a Washington, nel bene e nel male.

E dietro a tutto questo, in guardinga attesa, Russia e Cina osservano l’evolversi della situazione, pronte a cogliere qualsiasi vantaggio tattico, ma soprattutto strategico dalla crisi Occidentale.

Questa situazione è frutto in parte del naturale logoramento di Trump sommato ai tempi troppo lunghi della Brexit che hanno permesso all’opinione pubblica inglese pro- Ue di riorganizzarsi. L’appannamento di Trump è dovuto un po’ per un meccanismo naturale a cui si somma però l’anomalia di non rappresentare pienamente il partito repubblicano in cui ha molti suoi nemici, forse anche più che nel Partito Democratico. La May, dal canto suo, non si è mostrata all’altezza di Margaret Thatcher, e ha condotto la Brexit in maniera confusa, non meditata e soprattutto senza convinzione tanto da farla sembrare più una lady di latta che una lady di ferro.

 

Commenti
    Tags:
    donald trumptheresa mayusaukmatteo salvinisovranismobrexitclintonobama





    in evidenza
    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

    La “Pietà” di Gaza

    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

    
    in vetrina
    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024


    motori
    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.