Esteri

Tunisia, dittatura vicina all'Italia. Nuova costituzione e svolta autoritaria

Affluenza bassissima, ma passa la riforma della costituzione che dà più poteri al presidente. Si teme una svolta autoritaria in un paese chiave per l'Italia

Tunisia: elettori hanno votato a favore di nuova costituzione

I tunisini hanno votato a favore di una nuova costituzione, secondo un exit poll. Cio' significa un timbro di approvazione per il presidente Kais Saied, i cui rivali lo accusano di voler instaurare un'autocrazia. Il referendum, un anno dopo che Saied ha licenziato il governo e congelato il parlamento in quello che i rivali hanno definito un colpo di stato, ha visto votare almeno il 27,5% dei 9,3 milioni di elettori registrati, ha affermato la commissione elettorale dell'Isie tunisina.

"Il referendum permetterà di passare da una situazione di disperazione a una di speranza e di lavoro". Lo ha detto il presidente tunisino Kais Saied in un discorso pronunciato nel cuore della notte davanti ai suoi sostenitori, riversatisi nel centro di Tunisi, dopo l'annuncio degli exit poll che danno la vittoria del "sì" ad oltre il 92%. Saied ha detto che "i tunisini hanno dato una lezione al mondo, una lezione storica . Il referendum "è stato espressione della volontà della maggioranza. Chi ha scelto di boicottare ha fatto una scelta libera, ma avrebbe potuto partecipare e votare no".

Come spiega Repubblica, ora i timori sono di una nuova svolta autoritaria in un paese così vicino e così importante anche in ottica italiana. Ma per Saied non ci sono timori di un ritorno ad un sistema autoritario poiché "non si torna indietro e la legittimità del presidente è data dal popolo". Eppure, il testo viene descritto come iper presidenzialista e i timori sono tanti.