Vilnius, l'Ue non conquista l'Ucraina. Kiev rimane nell'orbita di Mosca

L'Ue non conquista l'Ucraina e fallisce nel tentativo di attirarla piu' saldamente nell'orbita occidentale. I 28 capi di Stato e di governo dell'Unione riuniti a Vilnius con i leader dei 6 paesi del partenariato orientale (Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina) non sono riusciti a convincere il presidente, Viktor Yanukovich, a firmare l'accordo di associazione e libero scambio a cui si lavorava da 6 anni. Il 'no' dell'Ucraina, arrivato nonostante le massicce proteste filo-europee nelle strade di Kiev, evidenzia un raffreddamento nelle relazioni Ue-Russia.
Ecco perche', invita il premier Enrico Letta, l'Unione europea si dovrebbe impegnare per costruire "relazioni piu' forti" con la Russia e far diminuire "il sospetto reciproco". Il partenariato orientale del'Ue e' stato concepito per migliorare le relazioni commerciali e politiche con le sei ex repubbliche sovietiche (Armenia, Arzebaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina), confinate tra l'estrema costola orientale europea e la Russia. L'Ucraina e' il Paese piu' grande e dunque quello piu' appetibile.
I Ventotto accusano Mosca di aver fatto pressioni su Kiev perche' non firmasse (la Russia aveva minacciato che, in caso di accordo, avrebbe preso misure protezioniste per impedire l'accesso dei prodotti ucraini nel suo territorio). E infatti e' apparso molto irritato il presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso, che ha detto che l'Europa "non accettera' veti" da Mosca: "Il tempo della sovranita' limitato e' finito in Europa". Il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ha comunque ribadito che l'offerta europea a Kiev "e' ancora sul tavolo": "Speriamo che prima o poi l'Ucraina firmi l'accordo, ma le condizioni rimangono le stesse", ha aggiunto. L'Ucraina, che ha anche oggi ha ripetuto di avere ancora intenzione di firmare l' accordo di associazione, al primo giorno del summit aveva chiesto fondi supplementari per risollevare l'economia e un negoziato a tre (Ue, Ucraina e Russia) sui rapporti commerciali. Ma per l'Ue non se ne parla perche' sarebbe come - ha spiegato una fonte - "invitare la Cina a sedere al tavolo del negoziato sul libero scambio tra Ue e Usa". Per il prossimo febbraio e' gia' in calendario comunque a Bruxelles un vertice Ue/Ucraina.