Ue, se mancano donne in Commissione Juncker rinvia squadra
Se i 28 Stati Ue non presenteranno abbastanza candidature femminili per la Commissione europea, e' possibile che il presidente eletto Jean-Claude Juncker sia costretto a rinviare la formazione del nuovo esecutivo. Lo ha detto la portavoce Natasha Bertaud, ricordando che, come stabilito dallo stesso Juncker, i governi hanno tempo fino alla mezzanotte di oggi per presentare i rispettivi commissari. "E' una scelta degli Stati quella di annunciare o no i nomi che hanno scelto - ha osservato - noi non anticiperemo niente fino a quando tutto il collegio sara' stato completato e le attribuzioni decise, ovvero dopo il vertice del 30 agosto che nominera' l'alto rappresentante".
Se pero' la nuova Commissione non contera' un adeguato numero di donne (al momento ne sono state ufficializzate solo due, da parte di Svezia e Repubblica Ceca), "ovvero piu' di quelle del precedente esecutivo, quindi almeno 9, come ha chiarito il Parlamento che in caso contrario non dara' il suo via libera", ha spiegato la portavoce, allora "e' possibile un rinvio nella formazione del collegio". Natasha Bertaud ha anche ricordato che "siamo di fronte a due diversi processi: quello della nomina dell'alto rappresentante e del presidente del Consiglio europeo, che spettano ai capi di Stato e di governo", nella riunione del 30 agosto, "e quello della nomina dei commissari e dell'attribuzione delle responsabilita', un processo a parte che spetta al presidente della Commissione", il quale pero' deve ovviamente "anche essere d'accordo sull'alto rappresentante". "Sulla base delle intense consultazioni avute con tutti i paesi dal 16 luglio - ha detto la portavoce - e dei nomi proposti, Jean-Claude Juncker studiera' tutte le diverse possibilita' e se non ci sara' una soluzione subito, con un adeguato numero di donne, rinviera' la formazione del collegio".