Esteri
Raid israeliani su Teheran, sirene d'allarme a Tel Aviv e Gerusalemme. Trump: "Possibile coinvolgimento degli Usa. Sì a Putin mediatore"
Houthi: "Lanciati diversi missili su Israele". Trump avverte: "Se attaccati, reagiremo"

Medio Oriente, guerra tra Iran e Israele: le notizie di domenica 15 giugno
Un'altra notte di raid. L'esercito israeliano ha avvisato la popolazione nella notte che un'ondata di missili è stata lanciata dall'Iran verso Israele. Il messaggio del Comando Interno dell'Idf ha attivato l'allarme dei telefoni cellulari di tutte le persone che si trovano sul territorio israeliano. Alla popolazione è stata data indicazione di rientrar nei rifugi. L'Idf ha poi riferito che le sirene di allarme sono state attivate nuovamente in seguito a ulteriori lanci di missili e droni dall'Iran e dallo Yemen. I soccorritori riferiscono che ci sono feriti in un centro commerciale nella zona centrale di Israele raggiunto direttamente da un missile. Diverse zone del centro del Paese sono state colpite.
Iran-Israele, il bilancio dei morti sale a 13
Tredici persone sono state uccise negli attacchi iraniani su Israele da venerdì scorso: lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu. Tra le 13 vittime ci sono tre bambini, ha affermato Netanyahu in un comunicato stampa. Inoltre, si contano "nove feriti gravi, 30 con lesioni moderate e 341 feriti lievi", dopo un'altra notte segnata dalle sirene di allarme in tutto il Paese a causa degli attacchi missilistici iraniani, in risposta al massiccio attacco di Israele alla Repubblica Islamica.
La reazione di Trump
Se l'Iran attaccasse gli Usa in qualsiasi modo, verrebbe colpito con tutta la forza dell'esercito americano: lo scrive il presidente Donald Trump su Truth dopo la minaccia di Teheran di attaccare le basi Usa in Medio Oriente, riporta il Guardian. "Gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con l'attacco all'Iran della notte scorsa. Se venissimo attaccati in qualsiasi modo dall'Iran, tutta la forza e la potenza delle Forze Armate statunitensi si abbatterebbe su di voi a livelli mai visti finora. Tuttavia, possiamo facilmente raggiungere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo sanguinoso conflitto!!!", si legge nella nota.
L'arresto di due agenti del Mossad
L'Iran ha annunciato di aver arrestato due individui accusati di essere membri dell'agenzia di intelligence israeliana Mossad nella provincia di Alborz mentre stavano preparando bombe, trappole esplosive e dispositivi elettronici. Lo scrive l'agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim.
Le parole di Katz
"Chiunque venga e cerchi di usare il fronte interno israeliano per sottometterci e danneggiarci capirà che, nonostante il prezzo elevato, non avrà successo. Sta essenzialmente trasformando Teheran in Beirut". Lo ha detto il ministro della Difesa Israel Katz durante una valutazione della situazione con il capo di stato maggiore Eyal Zamir, il direttore del Mossad David Barnea e alti ufficiali dell'Idf. "Il piano sta funzionando come al solito e anche oltre. L'attacco a Teheran e ai suoi sistemi nucleari, ai sistemi di produzione di armi, alla difesa aerea e ai missili è un attacco potente", ha aggiunto Katz.
Colpito il quartiere generale nucleare dell'Iran
"Abbiamo attaccato il quartier generale nucleare dell'Iran. Il regime terroristico iraniano invece sta prendendo di mira i nostri civili". Lo ha detto in un briefing il portavoce dell'Idf, il generale Effi Defrin.
"L'Iran pagherà un prezzo altissimo"
L'Iran pagherà un "prezzo altissimo" per aver preso di mira i civili israeliani. Lo ha affermato il primo ministro dello stato ebraico, Benjamin Netanyahu, durante la visita al sito dell'attacco missilistico iraniano di prima mattina su un condominio di Bat Yam, dove sei israeliani sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti. "L'Iran pagherà un prezzo altissimo per l'omicidio di civili - donne e bambini - che ha compiuto deliberatamente. Raggiungeremo i nostri obiettivi e li colpiremo con una forza schiacciante", ha dichiarato Netanyahu secondo un comunicato dell'ufficio del premier. Altre quattro persone sono state uccise nella città araba settentrionale di Tamra. "Siamo qui perché siamo impegnati in una battaglia esistenziale, una battaglia che ora è chiara a ogni cittadino di Israele. Pensate a cosa succederebbe se l'Iran avesse un'arma nucleare da sganciare sulle città israeliane", ha detto il premier.
"Pensate a cosa succederebbe se l'Iran avesse 20mila missili come questo: non uno, ma 20mila. Questa è una minaccia esistenziale per Israele. Ecco perché abbiamo lanciato una guerra di salvataggio...e lo stiamo facendo con forza. I nostri soldati, i nostri piloti, sono sopra i cieli dell'Iran", ha proseguito. "A nome di tutto il popolo d'Israele, esprimo dolore per la perdita di vite umane avvenuta qui", ha aggiunto il premier, esortando i cittadini israeliani a seguire le istruzioni del Comando del Fronte Interno durante gli attacchi missilistici. "Proteggete le vostre anime, proteggete i vostri corpi, proteggete le vostre vite - e insieme, con l'aiuto di Dio, vinceremo. Siamo sulla strada della vittoria", ha assicurato all'opinione pubblica israeliana.
Possibile coinvolgimento degli Usa nella guerra, per Trump ok a Putin mediatore
È "possibile" che gli Stati Uniti vengano coinvolti nel conflitto in corso fra Israele e Iran. Lo ha detto Donald Trump ad Abc, sottolineando che al "al momento" gli Usa "non sono coinvolti". Donald Trump è "aperto" all'idea che il presidente russo Vladimir Putin possa fare da mediatore nel conflitto fra Israele e Iran. "E' pronto. Mi ha chiamato per parlarne. Ne abbiamo parlato a lungo", ha detto il presidente in un'intervista a Abc.
Israele colpisce Mashhad, raid più in profondità in Iran
L'Idf ha reso noto che l'Aeronautica Militare israeliana ha bombardato l'aeroporto di Mashhad, nel nord-est dell'Iran, a circa 2.300 chilometri da Israele, segnando "l'attacco più in profondità dall'inizio dell'operazione". "L'Aeronautica Militare sta lavorando per raggiungere la superiorità aerea in tutto l'Iran", ha sottolineato l'esercito israeliano, come riportano i media locali.