Esteri
Usa accusano: "Ci sono le prove l'Is sta usando armi chimiche"
Mentre la furia dell'Is si accanisce in Siria contro un altro sito archeologico, legato alla tradizione cristiana, le forze militari statunitensi hanno annunciato di avere le prove dell'uso da parte dei miliziani dello Stato Islamico di gas tossici. Tracce di armi chimiche, per la precisione gas mostarda (più noto come 'iprite'), sono state infatti trovate su un frammento di un colpo di mortaio esploso da miliziani dell'Is contro le milizie curde in Iraq. Lo ha comunicato il generale Kevin Killea, capo di Warfighting Marine Laboratory Corps, dando notizia del risultato di un test preliminare, che dovrà essere confermato da ulteriori esami. Il frammento di mortaio era stato recuperato dalle milizie curde, che avevano denunciato un attacco dell'Is con iprite l'11 agosto a Makhmour, a 50 chilometri da Erbil. L'attacco non avrebbe causato vittime, ma problemi fisici alle persone esposte, come dolori, limitazioni della mobilità. I miliziani dello Stato islamico avrebbe ottenuto le armi chimiche in Siria. Come accennato, i jihadisti hanno distrutto, nel centro della Siria, il monastero cattolico di Mar Elian nella località di al-Qariatayn, a sud-ovest di Homs. Ad annunciare il nuovo scempio sono gli stessi uomini del califfo Abu Bakr al-Baghdadi, che hanno diffuso immagini con i bulldozer al lavoro tra le rovine dello storico luogo. La notizia è stata diffusa dal sito on-line d'informazione arabo Al-Ahed.