Joe Biden ha scelto Kamala Harris come sua partner nella corsa presidenziale. La senatrice 55enne della California, di padre giamaicano e madre indiana ex procuratore distrettuale di San Francisco, sarà la terza donna nella storia e la prima donna di colore in questa carica, se la partita sarà vinta. Ideologicamente moderata e pragmatica Kamala Harris avrà uno stile di campagna certamente più combattivo di quello del suo ‘capo’. Nel 2011 fu eletta, prima donna, come ‘fiscale’ in California. Poi sei anni dopo come seconda donna di colore eletta alla Camera Alta. Si è fatta un’immagine di donna forte con i suoi discorsi contro l’Amministrazione Trump.
Immediata la reazione di The Donald con un cinguettio/ "Kamala Harris parti' forte nelle primarie democratiche e fini' debole, e alla fine evito' la gara con quasi zero supporto. Questo e' il genere di rivale che tutti sognano": Donald Trump attacca subito la senatrice ed ex candidata presidenziale scelta come sua vice da Joe Biden |
‘Ho il grande onore di annunciare di aver scelto Kamala Harris, una grande lottatrice dei diritti dei piccoli e uno tra i migliori servitori del Paese, come mia compagna di candidatura e ne sono orgoglioso’ ha detto Biden in un tuit.
‘Mi sento onorata di unirmi a Biden, che ha passato la vita lottando per gli americani, e farò di tutto per aiutare il nostro comandante a diventare il capo’.
Dopo il ritiro dalle primarie la Harris, l’8 marzo passato, aveva dato il suo appoggio a Joe Biden.
La senatrice era una delle opzioni che Biden aveva in cima alle scelte. Ha un solido curriculum di grande esperienza nell’amministrazione pubblica statale e locale che la convertirà in una candidata forte. Le sue origini giamaicane e indiane rappresentano un gesto molto significativo a molte risposte che il Paese vuole sulla giustizia razziale. La figura del vicepresidente ( se Biden vincesse) questa volta avrà una rilevanza davvero diversa dal passato e questo per alcuni motivi. Il primo perchè sarà la vicepresidente del più anziano presidente della storia americana. Secondo perchè la figura dovrebbe dare significato al cambiamento del Partito Democratico che adesso, in piena pandemia, non è riuscito ad esprimere pienamente la propria identità. E terzo perchè la storia insegna che, in periodi di sfide, insieme al Presidente, la figura del vicepresidente diventa molto più di peso. Poco dopo l’annuncio il Presidente Trump ha fatto un tuit in cui accusa la senatrice di essere falsa e di abbracciare la sinistra radicale.
E adesso la campagna è davvero iniziata.
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