Usa, ok ai matrimoni gay: respinti i ricorsi di 5 Stati
Con una decisione a sorpresa, la Corte suprema degli Stati Uniti ha respinto gli appelli presentati da cinque stati contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso, spianando così la strada alle nozze gay nei cinque stati in questione: Indiana, Oklahoma, Utah, Virginia e Wisconsin. Così facendo la Corte ha dunque fissato un precedente che potrebbe aprire ai matrimoni gay in tutti gli Stati dell’Unione.
La mossa a sorpresa della Corte Suprema - che tecnicamente ha respinto i ricorsi non prendendoli neanche in considerazione - ha lasciato in vigore le sentenze che avevano annullato il divieto di unioni tra persone dello stesso sesso in Virginia, Oklahoma, Utah, Wisconsin e Indiana. La decisione della Corte Suprema potrebbe portare ora da 19 (Connecticut, Delaware,Iowa, Maine, Maryland, Massachusetts, Minnesota, New Hampshire,New York, New Jersey, Rhode Island, Vermont, Stato di Washington, California, Illinois, Hawaii, Nuovo Messico, Oregon, Pennsylvania e Wisconsin, oltre che nella capitale Washington, D.C.) a 30 gli Stati dell’Unione in cui le nozze gay potranno essere legalizzate. I prossimi Stati coinvolti saranno North Carolina, West Virginia, South Carolina, Wyoming, Kansas e Colorado.