A- A+
Esteri
Usa, Pompeo: "L’indulto di Maduro? E' una farsa politica"

"Una farsa politica". Così ha detto il Segretario di Stato americano Mike Pompeo a proposito del recente indulto dato dal regime di Nicolas Maduro ad un centinaio di prigionieri politici. Per gli Stati Uniti la liberazione, da poco annunciata, non cambia lo scenario di repressione che sta subendo il Venezuela.

Gli Stati Uniti continuano a ritenere che non esistano le condizioni  per celebrare le elezioni del Parlamento il prossimo 6 dicembre. Washington è convinta che la liberazione annunciata altro non è che una uscita negoziata da una parte dell’opposizione venezuelana per affrontare il processo elettorale.

‘E’ questa-ha detto Pompeo-l’ultima tattica di Maduro per dimostrare che le elezioni appaiano ‘libere e giuste’.Liberare gli ultimi prigionieri politici ingiustamente incarcerati dal regime'.

‘L’ unica soluzione alla crisi in Venezuela - ha twittato il Segretario di Stato - sono elezioni libere, giuste e vere e non una farsa politica’.

In una nota del Dipartimento di Stato Pompeo ha approfondito la situazione attuale del Paese 'l’indulto non risolve la crisi politica del Venezuela. Inoltre ci sono ancora grandi gruppi di oppositori che sono in prigione senza alcuna garanzia per la loro incolumità. Inoltre l’indulto è stato dato ma condizionato dalla minaccia di ritornare in carcere se i ‘liberati’ vengono trovati a fare atti  contro il Governo'.   La negoziazione è per Mike Pompeo ‘una vera e propria estorsione’ da parte di Maduro per riuscire a far passare il concetto delle ‘elezioni regolari’. 

'La repressione e le intimidazioni di Nicolas Maduro-ha confermato Pompeo-stanno continuando su personaggi come Juan Guaidò, Julio Borges,Leopoldo Lopez e l’Ambasciatore Carlos Vecchio’. 

Un altro esempio di questo regime del terrore è stato il mettere agli arresti domiciliari il deputato Juan Requenses che deve rispondere delle accuse di aver attentato contro il dittatore.

Il sistema del regime, secondo il Dipartimento, è quello di tenere una specie ‘di porta girevole’ in carcere da dove si fanno entrare oppositori mentre se ne liberano altri. Tutti i prigionieri sono oppositori del regime e non si vedono nelle stesse condizioni leader chavisti, membri dell’Esercito o rappresentanti sindacali. 

Inoltre molti oppositori venezuelani non possono ritornare al Paese per il timore di venire incarcerati arbitrariamente.

‘Infine- ha concluso Pomeo- non è possibile convocare elezioni quando la Commissione Nazionale Elettorale è sempre sotto il controllo di Maduro e manca di indipendenza per organizzare il passaggio elettorale. Non esiste la libertà di stampa e quella di riunione. Sono due condizioni minime per ricevere una missione di osservatori internazionali che sia credibile’.

 

Commenti
    Tags:
    usavenezuelamaduromike pompeo





    in evidenza
    Affari in rete

    Guarda la gallery

    Affari in rete

    
    in vetrina
    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso


    motori
    Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

    Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.