Venezuela. Il virus è un’arma batteriologica Usa contro il popolo - Affaritaliani.it

Esteri

Venezuela. Il virus è un’arma batteriologica Usa contro il popolo

Daniele Rosa

La personale gestione della crisi di Nicolas Maduro

Nicolas Maduro, il controverso dittatore del Venezuela,  è l’unico presidente al mondo che riguardo al Covid19 ha solo certezze. Nell’emergenza si è scoperto medico, repressore, guida e stratega solo ‘per l’infinito amore verso il suo popolo’.

E così per difendere il Paese appena toccato dal virus, per ora solo 80 casi, ha deciso che si debba somministrare a tutti, dai pazienti, ai familiari, al personale sanitario e a tutti quelli potenzialmente infettabili la clorochina, il vecchio farmaco contro la malaria usato con una combinazione di antivirali e antibiotici. Un altro farmaco, l’interferin, sembra essere molto gettonato dal dittatore soprattutto per l’unica qualità di essere prodotto nei laboratori cubani.

Nicolas Maduro considera il virus un'arma americana contro il popolo e la Cina

La clorochina è un farmaco ben conosciuto dai venezuelani che l’anno passato lo hanno utilizzato per combattere una forte epidemia di malaria con oltre mezzo milione di casi.

E, come sua abitudine, il Presidente non manca mai di stupire soprattutto quando riesce a complimentarsi da solo per aver preso misure rapide, come la quarantena, ed essere così riuscito, sempre secondo la sua opinione, a ridurre a solo un 3% i contagi che altrimenti sarebbero schizzati a oltre 2000.

L’altra curiosa teoria del dittatore, erede di Chavez, è quella che il Coronavirus sia un virus importato perchè nel Paese, grazie alla misure prese e all’efficienza del regime, nessuno puo’ contrarlo.

E non poteva mancare neppure l’attacco al suo nemico giurato Trump e agli Stati Uniti. Così come il Presidente americano classifica il virus ’chinese virus’, così Maduro non ha dubbi nel sostenere che il Covid-19 sia un’arma batteriologica creata dal Stati Uniti, dai ricchi, contro il popolo e contro la Cina.

Dimenticadosi però di un particolare che, in questo momento, gli Stati Uniti sono diventati in breve tempo il terzo Paese al mondo per numero di contagi.

E in tutti i discorsi Maduro non dimentica mai di sostenere che ‘l’epidemia si sviluppa specialmente nella zona est di Cracas, dove vive la classe medio alta che rappresenta lo zoccolo duro dell’opposizione. ‘ Il coronavirus è indiscutibilmente un virus portato dai ricchi che viaggiano molto’.

Nicolas  Maduro considera il virus un'arma americana contro il popolo e la Cina

Anche se uno dei primi contagiati è stato proprio il figlio di un uomo del suo cerchio magico chavista, Elvis Amoroso.

E l’uomo che sta soffocando il Venezuela si è pure superato quando ha promesso la disponibilità di 2 milioni di test, qualcosa di impossibile in un paese che da anni è sottoposto alle restrizioni economiche americane e soprattutto è immerso da anni in una crisi economica senza precedenti.

La verità, che tutti conoscono ma evitano solo di immaginare, è che se il virus dovesse prendere piede, il sistema sanitario venezuelano potrebbe collassare in poco tempo portandosi dietro centinai di migliaia di morti.

Questo il vero incubo che si aggiungerebbe al totale disastro economico e sociale vissuto da anni dal Venezuela, un tempo uno dei Paesi più ricchi al mondo.