Wikileaks, al via processo alla 'talpa' di Assange

Al via il processo contro il caporale americano Bradley Manning, la 'talpa' finita sotto corte marziale per aver fornito a Wikileaks centinaia di migliaia di documenti segreti del Pentagono e del dipartimento di Stato Usa. Il caporale 25enne dovra' rispondere di 22 capi d'imputazione e rischia fino a 154 anni di carcere, una condanna all'ergastolo senza condizionale. Il processo, presieduto dal giudice Denise Lind, si tiene a Fort Meade, in Maryland, a poco meno di 50 chilometri a nord di Washington, e si prevede che durera' almeno fino alla fine di agosto. Parte del procedimento avverra' a porte chiuse per proteggere informazioni segrete.
Gia' a febbraio, durante l'udienza preliminare, Manning si era dichiarato colpevole per una diecina di capi d'accusa minori, ammettendo di aver fornito materiale segreto a Wikileaks con l'intenzione di suscitare un dibattito pubblico sul ruolo dei militari e sulla politica estera in generale. Tuttavia, il caporale ha sempre respinto l'accusa piu' seria, quella di aver aiutato il nemico. La settimana scorsa, la procura e l'avvocato di Manning hanno raggiunto un accordo in base al quale verrebbero accolte nel processo le prove che indicano come Osama bin Laden abbia visto parte del materiale segreto diffuso da Manning, senza bisogno che si presenti in aula a testimoniare uno delle teste di cuoio che nel maggio 2011 uccisero il leader di al Qaeda nel suo rifugio ad Abbottabad, in Pakistan, dove presumibilmente tali prove sono state state rinvenute. L'intesa, tuttavia, deve ancora essere accettata dal giudice Lind. Manning, un analista dell'intelligence, e' stato arrestato nel maggio 2010 mentre era in servizio in Iraq, ed e' stato accusato di aver scaricato e trasmesso a Wikileaks 700mila documenti riservati dell'intelligence, compresi cablogrammi diplomatici e video militari. Wikileaks ha cominciato a pubblicare il materiale quello stesso anno, allarmando e mandando su tutte le furie le autorita' americane, che hanno accusato il suo fondatore, Julian Assange, di mettere cosi' a repentaglio la vita di tante persone. Gia' da domenica, numerosi sostenitori di Manning si sono radunati fuori da Fort Meade, tenendo una marcia di protesta e mostrando slogan come "Liberate Bradley" e Bradley Manning: incarcerato per aver rivelato crimini di guerra".