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Hennessy Paradis Impérial: una questione di precisione

Hennessy Paradis Impérial – Una questione di precisione


Lungo tutto il processo produttivo, la precisione è fondamentale per rivelare le caratteristiche di ciascuna acquavite e preservarne le caratteristiche.
La precisione è necessaria per identificare il pieno potenziale di un eaux-de-vie appena dopo le due distillazioni. La precisione nella selezione delle condizioni di maturazione, in vecchie botti, limita l’influsso del legno di quercia fino a quando l’acquavite non ha raggiunto il punto di eleganza, momento critico ed estremamente delicato. La precisione nell’assemblaggio, che non permette nessuna approssimazione, esalta il meglio di ciascuna acquavite.
Ecco il segreto di Hennessy Paradis Impérial: una questione di precisione.

Questo cognac, risultato di 250 anni di savoir-faire e del talento delle sette generazioni della famiglia di Yann Fillioux, non è potuto “rinascere” fino al 2010, perché non c’erano abbastanza acqueviti che avessero raggiunto il proprio punto di eleganza e non c’erano le quantità giuste per garantirne la continuità negli anni a venire.
Hennessy non ha aspettato 250 anni per creare Paradis Impérial, ma l’ha creato per i prossimi 250 anni.

 

NOTE SULLE DEGUSTAZIONE
 

Colore
La tonalità dorata di questo cognac è sorprendentemente per un eaux-de-vie di questa età.
Le acqueviti sono fatte maturare in vecchie botti che influiscono solo in minima parte sul
colore, per preservare al meglio la delicatezza della nuance.

Aroma
La freschezza floreale del gelsomino e dei fiori d’arancio si mescola con una sottili note di
erba fresca appena tagliata.

Palato
Ritroviamo le note floreali al palato, venate di accenti affumicati e speziati, rilevando
continuamente nuove note d’espressione. La persistenza del finale è sorprendente, data
l’assoluta delicatezza della sua consistenza.

Un decanter imperiale
La Maison Hennessy desiderava esaltare questo eccezionale tribute con un decanter special. La nuova forma sfaccettata, sormontata da un cabochon in cristallo e oro 18 carati, è frutto della creatività e dell’estro della designer Stéphanie Balini

Dopo la laurea presso l’École des Arts Décoratifs, questa giovane designer ha dimostrato una straordinaria padronanza dei codici del lusso e una maturità che meritano rispetto. Vincitrice del Young Designers Award, promosso dalla Comité Colbert (associazione che riunisce i marchi francesi del lusso), Stéphanie Balini si è fatta notare da Baccarat con la sua collezione “Damoiselles”, otto eleganti bicchieri a stelo in cristallo, che illustrano la sua poetica e la sua maestria nel lavorare col cristallo. 

Da più di 250 anni – in un angolo di Francia tra l’oceano e il continente – una dinastia di eccezionali talenti continua a tramandarsi, generazione dopo generazione, il segreto per distillare un autentico elisir di eternità.

Quell’angolo di Francia sono i dipartimenti di Charente e Charente-Maritime, nella Regione dell’Aquitania-Limosino-PoitouCharentes.
E quella dinastia di talenti porta il cognome Hennessy che, per molti, è da sempre sinonimo di Cognac.
La storia di questo Spirito del Tempo, risultato di un’attenzione costante e di una meticolosa cura dei dettagli, si intreccia indissolubilmente con quella dei viticultori, bottai, distillatori, capi cantinieri e commercianti della Regione e, naturalmente, con quella di Richard Hennessy, il fondatore della Maison.

Figlio minore di un nobile irlandese, appena ventenne lascia la patria natia per arruolarsi tra le fila dell’esercito di Luigi XV e combattere gli Inglesi. Di stanza sull’Ile de Ré, scopre le straordinarie caratteristiche geologiche e climatiche della Charente, in cui da secoli si coltiva la vite. Affascinato da questa terra e dalla sua ricchezza, a 36 anni Hennessy decide di abbandonare l’esercito e dedicarsi a tempo pieno al commercio dell’acquavite, stabilendosi a Cognac. È il 1765.
Da quel momento, l’obiettivo di tutti coloro che, ieri come oggi, contribuiscono a distillare, selezionare, miscelare, supervisionare l’invecchiamento e commerciare Hennessy è offrire i piaceri più raffinati ed estremi del Cognac,
garantendone l’autenticità e un savoir-faire unico. Perché il Cognac non si improvvisa, ma si crea.


HENNESSY, I SEGRETI DELLO SPIRITO DEL TEMPO

In capo a trent’anni da quel 1765, Hennessy diventa la più importante Maison de Cognac al mondo.
Diverse sono le ragioni alla base di un successo che non conosce tempo.
IL TERRITORIO In primis, l’accurata selezione degli eaux-de-vie, provenienti solo da quattro delle sei crus in cui è diviso il distretto di Charente e le cui qualità, ancora oggi, sono tali da assicurare una varietà di aromi unici: Grande Champagne, Petite Champagne, Borderies, Fins Bois.
Il bouquet più pregiato è quello della Grande Champagne, i cui aromi sbocciano solo dopo un lungo riposo in cantina e ricordano la vigna, i fiori, gli acini d’uva. La sottile sfumatura fruttata è più evidente nella maturazione dei vini della Petite Champagne. In quelli delle Borderies, è il retrogusto nocciola a conferire il gusto tipico dei cognac Hennessy. I Fin Bois, con
il delicato profumo di fieno appena tagliato e di fiori secchi, lasciano un impronta leggera e insieme acidula.

Nel vigneto del Cognac crescono solo vitigni a frutto bianco. La varietà dominante oggi è l’Ugni Blanc, impiantata per sostituire la Folle Blanche e il Colombard che a fine Ottocento furono distrutti dalla filossera. I vini ottenuti da queste uve presentano le 
2 condizioni ideali per la produzione del Cognac: la bassa gradazione alcolica favorisce la concentrazione del bouquet, l’alto tasso di acidità permette la conservazione del succo e la forte percentuale di lieviti naturali accelera la fermentazione del mosto. 


LE FIGURE CHIAVE Infine, la capacità del fondatore della Maison di circondarsi di uomini di grande competenza tecnica e dall’arte sopraffina. È il caso di Jean Fillioux, Maître De Chai per Hennessy dal 1800, il cui nome sarà per sempre legato a quello di Hennessy. Un sodalizio che dura tutt’oggi: l’ottava generazione della famiglia Hennessy (rappresentata da Maurice, responsabile del programma di training per lo sviluppo e la conoscenza del marchio e Ambassador della Maison)
lavora fianco a fianco alla settima generazione Fillioux (nella figura di Yann, General Manager e Maître De Chai della società JAs Hennessy & C.) affrontando nuove e stimolanti sfide proiettate nel futuro.
Il Maître De Chai è un artigiano e artista del vino, un autentico professionista cui è affidato il compito dell’assemblaggio che conferisce al Cognac la sua perfezione finale.

I sette Maître de Chai di Hennessy
Jean Fillioux, Maître de Chai dal 1800 al 1838
Christophe Fillioux, Maître de Chai dal 1838 al 1859
Emile Fillioux, Maître de Chai dal 1859 al 1890
Alfred Fillioux, Maître de Chai dal 1890 al 1941
Raymond Fillioux, Maître de Chai dal 1941 al 1958
Maurice Fillioux, Maître de Chai dal 1958 al 1991
Yann Fillioux, Maître de Chai dal 1991

Tags:
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