A- A+
Food
Nasce sulla collina vulcanica degli Astroni il vino degli antichi romani.

Uve perfettamente in simbiosi con l’ambiente e il territorio vulcanico degli Astroni che nei secoli hanno conferito al terreno un prezioso substrato per l’agricoltura e la viticoltura in particolare. Un substrato fatto di sabbia, con ceneri molto fini e permeabili: le condizioni ideali per ottenere grandi vini di uve di qualità. Ne sa qualcosa Raffaele Moccia (nella foto), imprenditore di quarta generazione che, terminati gli studi, ha rinunciato alla libera professione di agrotecnico per investire in quei terreni avviando un piano di espansione e recupero dei vigneti, portandoli dai 5 ettari ereditati a 10,5 ettari, e delle sue risorse vinicole. Un’area particolarmente baciata dalla natura, situata alle porte di Napoli, della Solfatara e dei Campi Flegrei. I vigneti Moccia sorgono infatti sulle colline della riserva naturale vulcanica degli Astroni di Agnano dove la particolare pendenza del terreno, con sistemazione a terrazza, permette la sola conduzione con la zappa a mano, garantendo così il giusto approvvigionamento idrico attraverso piccoli bacini ricavati in prossimità di ogni singola vite, per assicurare la giusta pendenza del terrazzamento. “La nostra azienda confina per tutta la lunghezza con le mura della Riserva degli Astroni fatte costruire nel 1465 da Alfonso d’Aragona”, dice Raffaele Moccia. “Negli anni ho acquisito 5,5 ettari di vigneti, di cui 3,5 considerati storici, di origine ellenica, come ha certificato Ismecert, ho ricomposto quello che era il terreno di famiglia salvaguardando tutto quello che c’è di antico, come la “vite gelsomina” a bacca bianca che era molto di moda tra l’Ottocento e il Novecento come utilizzo per uvaggi con la Falanghina ed altre varietà storiche come il Caprettone e la Catalanesca. I vini che produciamo sono due Doc,  Agnanum piedirosso Campi Flegrei e Agnanum Falanghina Campi Flegrei e due Igt, Agnanum Piedirosso Sabbia Vulcanica e Agnanum Falanghina Sabbia Vulcanica”. Obiettivo di Moccia, che affianca alla viticoltura allevamenti di polli e conigli, è adesso continuare ad investire sui vitigni della collina degli Astroni per aumentarne la produzione, adesso limitata, anche per incrementare l’export in Nord Europa e Usa. Il rispetto del territorio è il credo della famiglia Moccia. “Chi si avvicina al mondo agricolo è portato ad abusare del territorio per agevolare il lavoro. Il vino che produciamo è lo stesso degli antichi romani e ne ha la medesima genealogia perché non abbiamo variato i metodi di produzione tranne l’apporto di una maggiore igiene nelle fasi di produzione senza mai abusare del territorio”.
 

Commenti
    Tags:
    napolidinogrottafuori




    in evidenza
    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

    La “Pietà” di Gaza

    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

    
    in vetrina
    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024


    motori
    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.