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Grasso non è più bello. L’eccesso può’ essere anticamera di malattie più gravi

Lo conferma pure la scienza quello che in tanti sanno ma non vogliono prendere in considerazione e cioè la relazione tra un’alimentazione ipercalorica e ricca di zuccheri e grassi e l’insorgenza di disfunzioni metaboliche e infiammazioni nell’intero metabolismo.

Il grasso è il vero nemico.Si accumula non solo nelle parti visibili sotto la pelle (fianchi, glutei, addome), ma anche profondamente.

Il grasso viscerale è situato in profondità attorno agli organi centrali del corpo come il fegato, l’intestino e il cuore. E’ un tessuto da considerarsi “attivo”, un vero e proprio organo endocrino che rilascia numerose sostanze e modula vari ormoni corporei.

 

Il grasso non è bello ma è un nemico della salute

Quando se ne ha in abbondanza molto spesso aumenta la produzione di sostanze pro-infiammatorie e viene alterata la modulazione degli ormoni che regolano il buon funzionamento del nostro corpo.


La ‘ciccia’ in più soprattutto quella viscerale è un fattore di rischio per varie patologie, tra cui il diabete di tipo 2, alcune patologie cardiovascolari, e l’insorgenza di alcuni tumori.

 

Possiamo immaginarlo come un tessuto che avvolge gli organi e contemporaneamente libera sostanze pro-infiammatorie e acidi grassi nel sangue: una reiterazione protratta di questi fenomeni può condurre ad un quadro sfavorevole e pericoloso. Un pericolo spiegato scientificamente ‘ L’adiponectina- conferma il dottor Fabio  Caviggioli Direttore Sanitario della clinica di medicina e chirurgia estetica Juneco City Life a Milano è una delle proteine (adipocitochine) espresse dagli adipociti che agiscono nel controllo omeostatico del metabolismo energetico, del glucosio e dei lipidi’.Mentre non è ancora ben determinata l'associazione tra adiponectina e malattia coronarica, è invece supportato -da numerose evidenze- il ruolo di adiponectina come predittore e marker di sindrome metabolica sia negli adulti che in bambini e adolescenti obesi. E' stata formulata l'ipotesi che l'adiponectina, sostanza ad azione anti-infiammatoria, possa essere uno dei fattori protettivi verso la malattia cardiovascolare e che bassi livelli di adiponectina potrebbero essere considerati un fattore di rischio per tale complicanza.    

 

Un’autorevole pubblicazione scientifica  sulla relazione tra Adiponectina e mastoplastica riduttiva (annals of Plastic  Surgery; Volume 76, Number6, June  2016) che reca la firma anche del dottor Fabio caviggioli ha evidenziato che la riduzione chirurgica del tessuto della mammella risulta associato a un significativo miglioramento dei livelli di adiponectina,  colesterolo HDL (colesterolo buono) ed una significativa diminuzione del livello di glicemia.

Il grasso non è bello ma è un nemico della salute

Fondamentale questa ricerca per evidenziare il ruolo chiave dell’adiponectina come fattore prognostico positivo per il miglioramento dei parametri metabolici importanti.

La novità sta nel mettere in relazione la mastoplastica riduttiva con il ruolo chiave dell’ediponectina come parametro predittivo  innovativo  specifico    

In sintesi, con questa ricerca si dimostra che anche il grasso esterno partecipa attivamente a questi metabolismi e perciò la sua diminuzione - chirurgica e/o dietetica- si dimostra essere protettiva per il nostro sistema metabolico e quindi cardiovascolare.

Abbassare  le citochine infiammatorie permette di ottimizzare il funzionamento del metabolismo e facilitare anche il dimagrimento.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo chiave nel contrastare i processi infiammatori e lo stress ossidativo presente in molte malattie cronico-degenerative. Per questo una dieta ad hoc può’ aiutare.

 

 

‘La dieta antinfiammatoria- spiega Caterina Cellai dietista presso la clinica di Medicina e Chirurgia estetica Juneco di Milano City Life- è un modello alimentare finalizzato a minimizzare l'infiammazione cronica. Secondo questa teoria esistono degli alimenti, o combinazioni di alimenti, in grado di contrastare i processi infiammatori e lo stress ossidativo’.

 

Che dice questa dieta antinfiammatoria?

Il segreto sta nella sinergia tra alimenti. Pertanto, un esempio di piano alimentare antinfiammatorio si basa sulla dieta mediterranea e dovrà apportare giornalmente: 

5 porzioni tra frutta e verdura con elevato potere antiossidante

2 porzioni di bevande calde come caffè, tè o cioccolata

alimenti ricchi di omega 3 (pesce)

carboidrati a basso indice glicemico (cereali integrali, verdura, legumi)

olio extra vergine di oliva

E poi frutta e verdura in quanto portatrici di vitamine.

 

 

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