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Grecia, l'Fmi “bacchetta” l'Eurozona
I creditori internazionali della Grecia devono concentrarsi sulla riduzione del debito del Paese invece di portare avanti tagli "contingenti" di bilancio e riforme strutturali. E' quanto ha detto il direttore del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) Christine Lagarde in una lettera pubblicata dal quotidiano Financial Times e rivolta ai ministri delle Finanze dei Paesi della zona euro. "Credo sia giunto il momento per me di chiarire la nostra posizione, e di spiegare le ragioni per cui riteniamo che le misure specifiche, la ristrutturazione del debito e il finanziamento, devono ora essere discussi contemporaneamente. E' essenziale che il finanziamento e la riduzione del debito dei partner europei della Grecia siano basati su obiettivi fiscali realistici perché sostenute da misure credibili per raggiungerli" ha detto Christine Lagarde nella lettera che arriva prima della riunione straordinaria dei 19 ministri delle Finanze della zona euro prevista per oggi, lunedì 9 maggio, proprio per discutere lo "stato di avanzamento" delle riforme politiche greche e del debito pubblico in modo che il Paese possa "sbloccare" ulteriore assistenza finanziaria.
Del resto già un mese fa, rispondendo a questa domanda di Isabelle Kumardi di Euronews “se guardiamo alla Grecia, sembra avere di nuovo problemi. In base a fughe di notizie il Fmi avrebbe detto che portare la Grecia sull’orlo del baratro potrebbe aiutare nelle trattative. So che lei ha detto che è un’assurdità, ma quanto siete vicini a un accordo?” Christine Lagarde aveva riposto:
“Ho detto più volte che abbiamo bisogno di un programma che funzioni davvero, finalizzato a ridare stabilità economica o dove il debito sia sostenibile nel lungo periodo. E’ questo il vero punto oggi più che mai. Il lavoro è stato fatto, sono stati compiuti progressi, ma c‘è ancora molto lavoro, che deve essere continuato. Le soluzioni rapide sono un’illusione. Solo vere riforme sosterranno e aiuteranno la popolazione greca nel lungo termine”.
Oggi, in contrasto con l'attenzione dell'Eurogruppo sulle misure di emergenza che coinvolgono aumenti fiscali, strette e tagli alla spesa, Christine Lagarde ha esortato i ministri a discutere anche della riduzione del debito del Paese. Il capo del Fmi ha inoltre esortato l'Eurogruppo a prendere in considerazione l'abbassamento dell'obiettivo "non realistico" del 3,5% di avanzo primario di bilancio, sostenendo che un obiettivo inferiore all'1,5% meglio corrisponderebbe ai tagli di bilancio concordati e pari al 2,5% del Pil entro il 2018.
Paolo Brambilla