All'azienda costano 4600 euro l'anno: "Abbassiamo i salari ai fumatori"

Fumi? Avrai uno stipendio più basso. Per ora è una provocazione, male imprese potrebbero pensarci seriamente se osservassero il risultato di alcune ricerche. Ogni tabagista, infatti, costerebbero all'azienda per la quale lavora circa 4600 euro l'anno. Se si moltiplicasse questo costo per il numero dei fumatori presenti in ogni impresa, il conto è presto fatto. Considerando che circa un italiano su 5 fuma, in un'azienda da 50 dipendenti i dieci fumatori costerebbero 46 mila euro l'anno, quasi 4 mila al mese.
Come mai? La principale causa di spreco è la pausa sigaretta: costa 2360 euro. Secondo uno studio svizzero, ogni bionda, tra una boccata e una chiacchierata, dura 8 minuti. Un break da moltiplicare per il numero di sigarette fumate e che sottrae tempo al lavoro.
Non solo. I fumatori sono meno produttivi, anche perché si ammalano più spesso. Le assenze, oltre che pesare sul servizio sanitario, gravano sulle aziende per 400 euro. Alle aziende statunitensi va anche peggio. Le imprese a stelle e strisce pagano spesso di tasca propria salate coperture sanitarie ai dipendenti. Per questo un fumatore (e i suoi malanni) arrivano a costare quasi 1600 euro l'anno. La ricerca, condotta dall'Università di Ginevra, ha anche cinicamente evidenziato che i fumatori vivono meno, ma il minore esborso pensionistico (per un risparmio di 230 euro) non compensa, se non in minima parte, le spese sostenute ogni anno. Gli autori dello studio non hanno tenuto a precisare che non bisogna utilizzare questi dati per stigmatizzare i fumatori. Più che altro servono a comprendere i costi sociali, sanitari ed economici del fumo.